Quest: sete di sangue

Erano quasi le 9 e un piccolo gruppo di persone davanti alla locanda "Da Dembas" stav discutendo.
"Non se ne può più! Io ho paura a camminare per strada!"
"Quando se ne andrà questo dannato vampiro? Ne ha già uccise 8, non gli basta mai!"
"Mi chiedo perchè sia venuto proprio qua, i vampiri seguono dei precisi ordini, forse qualcuno a ostilità nei nostri confronti!"
"Forse è un vampiro solitario!"
"In ogni caso, se ne andrà presto, il nostro sicario dovrebbe arrivare a momenti, è un guerriero molto popolare nella terra di mezzo, vedrete che farà fuori questo dannato vampiro!"
"Lo spero proprio!"

La strada era buia è illuminata dai lampioni e la locanda iniziava a svuotarsi. La cena era finita, e la gente iniziava a rincasare.
"Io aspetterò qui che arrivi il nostro uomo"
e venne salutato.

Iniziò a scrutare il cielo perchè stava aspettando un angelo.

Meldon volava vicino a Konnor in direzione di Belfalas. Era sera e tutto era buio. La'ngelo volava a quota alta per distinguere meglio case e villaggi sotto di se. Non mancava molto alla meta.
"Un Vampiro eh! Li conosco bene quelli!"
"Ah si? Come mai?"
"Perchè sono stato nella loro capitale! E' il posto più macabro che abbia mai visto!!"
disse Konnor scuotendo le tre teste con stizza.
"Cosa ci facevi in un posto del genere?"
"Ero ancora giovane e una famiglia di vampiri mi aveva comprato come animale domestico, fortuna che sono riuscito a fuggire!"
"Ho capito. Hai avuta la possibilità di osservarli, saprai qualcosa sul loro conto! Dimmi quello che sai"
"Sono molto veloci e sfuggenti... è tutto quello che so"
"Poco male,la velocità è il mio punto forte!"

Uno dei punti forti in realtà. L'angelo ormai aveva raggiunto la città. Attivò il talismano facendo scintillare una luce blu e si abbassò di quota. La sua vista potenziata osservava le case in cerca dell'insegna "Da Debas", insegna della locanda stabilita come punto d'incontro con il datore della missione.

Guardando il cielo l'uomo avvistò una luce blu. Una figura alata volava a bassa quota.
Heyyy!!! Dico a te! Sono qui!"
urlò, cercando di richiamare la sua attenzione.

"Heyyy!!! Dico a te! Sono qui!"
Sentendo questa voce Meldon abbassò lo sguardo e notò una figura che si agitava chiamandolo.
Abbassò immediatamente di quota e scendendo in picchiata acquisì moltissima velocità cosicchè arrivato a 3 metri dal suolo spalancò le ali di tutta la loro ampiezza ammorbidendo l'atterraggio, che comunque generò un forte rumore.
Era atterrato a pochi metri dall'uomo. La maschera bianca a forma di tischio brillava di luce lunare.
"Beh, sei te che hai mandato la lettera alla fortezza no? Non ho tempo da perdere, se hai informazione aggiuntive sul vampiro dammele subito!"
disse con tutta calma. Konnor atterrò in quel momento.

"Beh, sei te che hai mandato la lettera alla fortezza no? Non ho tempo da perdere, se hai informazione aggiuntive sul vampiro dammele subito!"
L'uomo era rimasto impietrito alla vista dell'angelo. Indossava una maschera da teschio e assomigliava in tutto e per tutto ad un demone ed ad un non-morto. Cercò comunque la forza di parlare.
Balbettando rispose:
"Ehm....S..s...si! Sono io! Lui s... si ag....aggira qui o....ogni notte! Il villaggio dove ti trovi non è grandissimo, dovresti riuscire a trovarlo senza troppa difficoltà!"
Disse, scrutando con fissità gli occhi dietro a quella maschera. Vicino a lui cera anche una chimera. Strana accoppiata quella...
"Purtroppo non so niente di più su di lui..."

A primo impatto l'uomo era rimasto totalmente impietrito alla vista dell'angelo oscuro.
"Ehm....S..s...si! Sono io! Lui s... si ag....aggira qui o....ogni notte! Il villaggio dove ti trovi non è grandissimo, dovresti riuscire a trovarlo senza troppa difficoltà!"
L'uomo fissava l'angelo oscuro.
"Purtroppo non so niente di più su di lui..."
Meldon tolse lo sguardo dall'uomo e guardò in cielo. Poi le ali si spalancarono, le gambe si flettereno, e tutta quella forza potenziale culmine in un volo spiccato verso il cielo, con la chimera sempre al seguito.
L'angelo mantenendo basssa quota e con l'ausilio del medaglione scrutava quello che aveva davanti alla ricerca di un piccolo, nache piccolissimo movimento. I vampiri poteva trasformarsi in pipistrelli e questo fattore rendeva difficile la ricerca. Meldon doveva sperare di vederlo quando fosse comparso in forma umana. Avrebbe cercato di uccidere una vergine, quindi Meldon contando sul fatto che quella avrebbe probabilmente strillato molto forte, avrebbe cercato di individuarlo.
"Konnor, non dire una parole, e tieni le orecche più spalancate di una terrazza!"
disse l'angelo rivolgendosi alla chimera.
Il villaggio era formato da case e casette molto piccole, alte massimo tre piani, in pietra grezza e poco lavorata. L'edificio più alto era il campanile della chiesa, a punta e con il classico oloroggio in alto, sotto la sommità della costruzione.
Lo sguardo di meldon era fermo perchè con la sua visione amplificata vedeva in tutte le direzioni.

Eccoci arrivati
Pensava il vampiro ritornando alla sua forma umana. Aveva già avvistato la sua preda.
La ragazza stava dormendo tranquillamente sul letto. Entrò spaccando la finestra con il minimo rumore e poi si avvicinò, al collo di quella affondando i denti nella carne. La ragazza si svegliò immediatamente e il vampiro le mise una mano davabnti alla bocca.

L'unico rumore era il fruscio dell'aria ma poi successe qualcosa..
La chimera e l'angelo si voltarono all'unisono verso destra, da dove avevano sentito provenire un suono,
La vista amplificata di Meldon fece il resto, aveva avvistato l'obbiettivo.
Non ci pensò un attimo e si diresse a tutta velocità verso la casa dove il vampira era entrato.
Doveva evitare assolutamente che quella vergine morisse, o non se lo sarebbe mai perdonato.
Estrasse la spada nera adl fodero e un attimo prima di schizzare dalla finestra attivò la distorzona. Il tempo attorno a lui si era rallentano ma l'angelo era rimasto ugualmente veloce.
entrò dentro la casa e afferrò con la mano il colletto dell'abito del vampiro. Poi con forza lo buttò fuori dalla finestra.
Sarebbe uscito anche lui dalla finestra e gli sarebbe andato in contro cercando di colpirlo con 2 fendenti di spada, rispettivamente alla spalla destra e alla spalla sinistra per poi affondare l'arma nella testa del nemico.

Il vampiro fu preso alla sprovvista dal nemico. Era incredibile quanto fosse veloce. Prima che potesse guardarlo in faccio venne buttato fuori dalla finestra.
La ragazza osservava la scena impaurita, ma felice di essere stata salvata.
Il vampiro si trasformò in pipistrello per tentare di fuggire ma l'angelo era ancora troppo veloce e riuscì a colpire il pipistrello con la spada. I tre colpi andarono a segno ma siccome il vampiro era ancora trasformato in pipistrello quando li ricevette, divennero tre colpi devastanti per il suo corpo in forma originale: cadde sul terreno con tre enormi ferite su tutto il corpo.
Nonostante questo però ebbe la forza di rialzarsi. I vampiri erano degli essere quasi invincibili e non sentivano il dolore.
Quello così all'istante si gettò sulla figura di morte che aveva davanti cercando di rigenerarsi con il sangue del nemico.

Il vampiro si era trasformato in un pipistrello, ma ciò aveva solo peggiorato la sua difesa. Meldon aveva arrecato al pipistrello ferite che erano diventate gigantesche una volta che il vampiro era tornato alla sua forma normale.
Ma il vampiro si era rialzato come niente fosse e si era avventato a grande velocità su Meldon che però avrebbe cercato di schivarlo con un rapidissimo balzo verso l'alto mentre la sua chimera avrebbe usato il suo raggio per cercare di cecarlo ad un occhio.
La coordinazione tra Konnor e Meldon era perfetta e avrebbe dato buoni risultati.
Intanto un gruppo di persone sentendo quel baccano sarebbe uscite sicuramente dalle loro case.

La gente, svegliata dai rumori, era scesa in strada. Alla vista del vampiro iniziarono a urlare:
"Dannato Vampiro!"
Ma queste parole non faceva che alterare la creatura.
Egli s'era lanciato con grande foga su Meldon, ma l'angelo era molto più veloce e con potente balzò riuscì ad evitare l'attacco. Il vampiro intanto venne colpito da un raggio di luce ad un occhio. All'istante si coprì con la mano la pupilla. Non era diventato cieco, ma la luce avrebbe per un pò messo fuori uso quell'occhio.
Poi per la prima volta il vampiro proferì parola:
"Chi diavolo sei tu? Levati di mezzo questo villaggio è mio ora, il villaggio e tutte le sue vergini!"

Un pò di persone erano uscite dalle loro abitazioni e gridavano:
"Dannato Vampiro!"
Konnor non era riuscito a ciecarlo, ma gli aveva sicuramente messo fuori di uso un'occhio.
Meldon lanciò un'altro sguardo d'intesa a Konnor facendogli capire che doveva riattaccare il vampiro.
Il vampiro si rivolse a lui:
"Chi diavolo sei tu? Levati di mezzo questo villaggio è mio ora, il villaggio e tutte le sue vergini!"
"Non ti deve importare chi sono, stai per essere eliminato!"
disse Meldon gettandosi su di lui.
Delle mani di scheletro sarebbero comparse dal terreno per bloccarli mani e caviglie.
Meldon invece estratta la falce gli sarebbe andato addosso cercando di staccargli la testa con un colpo netto della sua falce.
La chimera ,intanto, lo avrebbe investito con una fiammata impedendoli di vedere qualunque cosa.

"Non ti deve importare chi sono, stai per essere eliminato!"
La risposta dell'angelo oscuro fu questa.
Il vampiro stava per ribattere quanto qualcosa afferò mani e piedi.
"Ma cosa..."
La chimera intanto gli venne contro e lo investì con una fiammata. Il vampire mise le mani davanti per evitare di essere colpito in faccia.
Mentre aveva la vista coperta però avvertì un veloce movimento, ma non fece in tempo a reagire in alcun modo.
La fredda lama dell'ascia dell'angelo arrivò al suo collo e Track la testa si separò dal corpo rotolando pochi metri più in là.
Il corpo senza vita si accasciò a terra.
La folla restò per un attimo ammutolita, poi scoppiò in un fragoroso applauso.
"Bravo, bravoo!"
La ragazza attaccata dal vampiro, dato che si era ripresa dallo shock, era uscita anche lei di casa.
Guardò l'angelo e disse "Grazie mille, qual'è il tuo nome? e perchè poti quella maschera?"

Meldon si avvicinò al corpo senza vita del vamprio.
Intanto un voce si rivolse a lui:
"Grazie mille, qual'è il tuo nome? e perchè poti quella maschera?"
Era la ragazza a cui aveva salvato la vita.
Si alzò in piedi e si rivolse a lei.
"Perchè porto la tua maschera non sono affari tuoi..."
disse, ritornando a guardare il corpo del nemico.
Stava estraendo una pergamena dal mantello.
Pose le mani sulla pergamena, poi impresse la mani su di essa. Un'energia bluastra attraversò la pergamena, che iniziò a brillare. Fatto questo, mentre la pergamena continuava a lievitare in aria, poggiò le mani sul corpo del vampiro.
Piano a piano un raggio nero di energia veniva risucchiato da quel corpo ed andava a concretizzarsi come una sfera tra le mani dell'angelo. Quella era l'anima del vampiro che veniva assorbita. Il processo durò diversi minuti. Finito l'assorbimento dell'anima, la pergamena lievitando si avvicinò alla sferra e con grande velocità l'anima fluì dentro la pergamena.
Meldon prese un nastro e la chiuse. Più tardi avrebbe intrappolato quell'anima nella sua spada.