Quest: Una presenza inquietante, Tumulilande

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Miharu Kudo
view post Posted on 11/12/2009, 10:22







Il muro di cinta della proprietà era letteralmente sommerso da un groviglio di edera e rovi, che occultavano alla vista i regolari blocchi di pietra verdolina, utilizzata a suo tempo non solo per perimetrare i possedimenti del capitano Carthedain di Cardolan, ma anche per edificare la sua stessa dimora, che sorgeva proprio al centro del terreno, su una collinetta a prima vista naturale, in realtà frutto della sapiente maestria dei costruttori di Tumulilande.
L’elegante magione, un tempo ben curata e pullulante di vita, versava ora in uno stato pietoso. Le erbacce avevano preso possesso del vialetto sterrato, un tempo tenuto pulito dai giardinieri, che si erano a lungo occupati anche del giardino, che prima ospitava le più belle varietà di piante e fiori della regione, ma ora era ridotto ad una triste distesa di arbusti rinsecchiti.
L’edera aveva scavato tra i blocchi di pietra delle pareti esterne della casa e con il passare del tempo, grazie anche all’usura dell’incuria, che aveva rotto i vetri delle ampie finestre bifore, si era insinuata negli ambienti interni, aprendo la via all’ingresso di topi e sinistri uccelli, che ora popolavano il luogo.
Ma essi non erano gli unici abitanti della dimora maledetta. Tra quelle mura, disabitate da tempo, si aggirava qualcun altro: un essere, se così si poteva definire, condannato a vagare tra tormenti inimmaginabili e a causare del male a coloro che avessero la malaugurata idea di trovarsi nelle sue vicinanze.
Lo spettro, da tutti conosciuto come Karsh, si vociferava fosse in realtà proprio lo sventurato Carthedain.
La storia del capitano, ricca di avventure e riconoscimenti per il suo valore, aveva preso una piega disgraziata quando i negromanti di Angmar avevano assaltato il Tumulilande, nel tentativo, peraltro riuscito, di riesumare i morti per i turpi scopi del loro signore. Carthedain aveva cercato di opporsi a tutto ciò, ma l’unica cosa che ne aveva ottenuto era stata la maledizione, dettata da Morgul di Morgomir, quando costui aveva penetrato la sua lama nelle carni del capitano, decretando per lui una fine ben peggiore di qualsiasi morte. Ormai in fin di vita, infatti, egli fu condannato, si diceva, a vagare sotto forma di inquietante presenza, causando dolore e morte a chiunque incontrasse. Il suo potere era tale da far arrugginire le armi che arrivavano alla sua portata e da far invecchiare le persone, sottraendo loro la linfa vitale, che andava ad accrescere il suo potere e di conseguenza il suo eterno tormento.
Fu così che la dimora, considerata maledetta e infestata, fu abbandonata. Nessuno osava avvicinarsi ad essa; il pensiero di fare un simile incontro scoraggiava anche i più temerari. Si era creduto che bastasse evitare quel luogo per essere immuni dallo spettro; ma poi successe qualcosa che costrinse gli abitanti della zona a fare i conti con il problema, per tanto tempo procrastinato. Essi avevano creduto che la maledizione costringesse lo spettro a vivere tra le mura della casa, ma quando si iniziarono a trovare dei corpi senza vita, ridotti pelle e ossa, anche nei pressi dei villaggi, il pensiero andò subito a Karsh.
Bisognava affrontare la situazione al più presto e perciò il consiglio dei notabili dei villaggi del Tumulilande decisero di correre ai ripari, richiedendo l’aiuto di un guerriero delle fortezze, per purificare il luogo e scacciare o distruggere lo spettro.

Edited by Miharu Kudo - 11/12/2009, 10:44
 
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DarkBu
view post Posted on 11/12/2009, 22:15




SPOILER (click to view)
Bella la soundtrack!Comunque sono pronto ad iniziare....


Il Licantropo camminava con passo lento nella città in cui avrebbe dovuto svolgere la sua missione,il passo era lento e addosso portava il solito chimono bianco con due spesse strisce nere che cadevano verso il basso all'altezza delle spalle,i capelli grigi e brizzolati si scuotevano al soffiar del tetro venticello,le mani erano stese lungo i fianchi ed i piedi erano nudi che calpestavano il terreno arido,al suo fianco c'era Shinix il suo Lupo Grifio,ed anche Fratello acquisito dal branco in cui era stato allevato,il pelo grigio del Lupo era molto folto ed aveva delle evidenti sfumature con il bianco,i due proseguivano il cammino andando sempre avanti dove avrebbero potuto trovare la Magione da dover disinfestare.
La cittadella che circondava i due sembrava quasi abbandonata,il cielo era oscurato da delle grigie nuvole che davano alla città un impressione di mistero,le porte delle case cigolavano,i resti di vetro delle finestre spaccate erano macchiati di sangue.
Mentre i due procedevano con il loro passo in avanti,la Magione infestata dai fantasmi si faceva sempre più evidente.Finalmente arrivarono al cancello arrugginito che dava accesso al giardino della Magione circondata da mura avvolte da piante rampicanti,il Licantropo sembrava indifferente a ciò che stava vedendo,i suoi occhi ed il suo volto erano privi di espressione e così anche il suo Lupo grigio Shinix,Darkywolf contrasse le braccia appoggiandole alle sbarre del cancello e con una piccola spinta il Cancello si aprì lasciando dietro un cigolio spaventoso.
Shinix disse telepaticamente al suo compagno di viaggio "Ehi Dark!Sei pronto per un nuovo e spaventoso combattimento?",il Licantropo al percepire telepaticamente ciò che Shinix gli aveva detto,fece un piccolo e malvagio sorrisetto sul suo volto sussurrando al suo Lupo "Certo!Ricordati che io sono le Tenebre!" sghignazzò per qualche istante intento ad una risata isterica.
I due restarono fermi al cancello della Magione a guardare l'oscurità che l'avvolgeva.
 
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Miharu Kudo
view post Posted on 13/12/2009, 10:42




SPOILER (click to view)
parlato Galduin
parlato Darkywolf
parlato spettro


Il cielo era sempre della solita tetra tonalità grigiastra, avvolto da oscure nubi, che impedivano ai ristoratori raggi solari di penetrare quella fitta coltre e scaldare non solo i vegetali, che bramavano da tempo quel contatto ristoratore, ma anche tutti gli altri esseri viventi. La popolazione del luogo non aveva più memoria di cosa significasse lasciarsi accarezzare dal disco dispensatore d vita e tutto ciò a causa della maledizione che avvolgeva la Magione e chi una volta l’aveva abitata.
Per questo motivo lentamente la regione era andata spopolandosi e i pochi abitanti rimasti, troppo attaccati alle loro misere sostanze, avevano da principio pensato che nulla di peggio potesse loro accadere, se si tenevano a debita distanza dalla casa maledetta.
Le loro effimere speranze erano però state disattese quando l’alone di morte e terrore che circondava quella cupa proprietà aveva iniziato a diffondersi, dapprima lentamente, poi con rapidità crescente, avvolgendo infine tutta la regione in una spirale di paura e efferatezza. Gli unici momenti di apparente calma erano dati dalle ore diurne, in cui il temibile spettro che causava tutto quell’orrore sembrava eclissarsi, per riapparire ancora più famelico quando l’oscurità della notte inghiottiva ogni cosa.
Chi, malauguratamente, veniva sorpreso fuori della propria dimora dal calar delle tenebre, subiva una sorte atroce. Nessuno sapeva di preciso cosa accadesse, ma era certo che il fantasma operava un maleficio che riduceva il malcapitato ad un cumulo di pelle e ossa, quasi ne avesse aspirato ogni singola goccia di linfa vitale. La cosa peggiore, tuttavia, era che ad ogni attacco lo spettro si faceva più temerario e probabilmente più forte, perché mentre inizialmente aveva preso di mira agli esseri più indifesi che incrociavano il suo cammino, ora invece sembrava non fare più distinzione...

* * *



Due sagome si muovevano indisturbate per le vie della cittadina, una volta ridente. Una apparentemente aveva sembianze di un essere umano, dai capelli brizzolati e i piedi scalzi, ma ad un esame più attento la sua natura di licantropo si sarebbe palesata. L’altra, invece, era un quadrupede… non un cane, ma un lupo dal folto pelo grigio, sfumato di bianco. Procedevano l’uno di fianco all’altro, silenziosamente e a passo lento, tra le vie deserte e gli evidenti segnali di devastazione, causati dall’inquietante presenza che aleggiava perennemente nell’aria.
I due attraversarono il borgo ormai semi abbandonato e puntarono oltre, in direzione della villa, luogo di origine della sventura.
Ma il loto passaggio non era passato inosservato. Qualcuno, infatti, da dietro una finestra, aveva dapprima monitorato i due, e poi, una volta sicuro della loro destinazione, li aveva seguiti, cercando di non farsi notare, sino a quando non erano giunti alla Magione. Solo quando il licantropo, sicuro di sé, diede una leggera spinta al cancello arrugginito, che si aprì con un sinistro cigolio, l’ombra che li aveva pedinati decise di manifestarsi. Quello era il segnale che attendeva: l’eroe tanto desiderato era arrivato.
Galduin uscì dal rinsecchito cespuglio, che sino a quel momento lo aveva celato, e puntò dritto verso i due, che stranamente sembravano no essersi accorti della sua presenza.

“Benvenuto...”, disse con un sussurro.

Gli veniva naturale parlare sottovoce in quel luogo; non poteva fare ameno di sentirsi osservato a sua volta.

“Vi stavamo aspettando... permettetemi di presentarmi... io sono Galduin Sorrow, capo del villaggio che avete appena attraversato e ho il compito di darvi tutte le delucidazioni necessarie ad affrontare Lui...” .

Lo disse, indicando una statua che troneggiava al centro del viale: un uomo a cavallo, immortalato nel momento in cui lanciava il destriero all’attacco, in direzione di un’indefinita battaglia. Lo scultore era riuscito ad imprigionare nel freddo marmo bianco, ora in parte colorato di verde, l’aura di grandezza che quando ancora era in vita, aveva sempre circondato il capitano Carthedain di Cardolan.
Galduin tacque, nell’attesa che il licantropo si presentasse a sua volta e chiedesse ciò che più gli aggradava...

SPOILER (click to view)
Bene Darkbu, fai un altro post in cui chiedi tutto ciò che più ti può interessare ai fini della missione. In bocca al lupo...


Edited by Miharu Kudo - 14/12/2009, 11:20
 
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DarkBu
view post Posted on 13/12/2009, 15:36




I Due ormai erano d'avanti alla Magione maledetta,al centro del giardino che circondava la villa c'era una statua : un uomo a cavallo, immortalato nel momento in cui lanciava il suo cavallo all'attacco,i vetri della Magione erano rotti ed un oscura presenza si celava al suo interno,gli alberi che circondavano il giardino erano secchi e privi di foglie,le piante al suo interno erano appassite prive della loro bellezza,la magione che tanto tempo fa era un imitazione del paradiso ora era ormai una catapecchia avvolta da una tremenda maledizione.
Il Vento aveva degli sbalzi che venivano captati dal kimono del Licantropo,il Lupo allargò le narici annusando l'aria e con tranquillità disse telepaticamente a Darkywolf

"Ehi Dark!Qualcuno ci sta seguendo." ,

il Licantropo sghignazzo per qualche secondo ed esclamò a voce bassa e tranquilla verso Shinix

"Non ti preoccupare!L'ho perfettamente sentito appena siamo arrivati d'avanti al cancello"

,detto ciò i suoi occhi verdi come uno smeraldo caddero su un cespuglio che era incastrato tra una casa e le mura della villa,gli occhi restarono fissi ed impassibili sul cespuglio fino a che il mucchio di foglia ramificate non iniziarono a muoversi allo scopo di far uscire una figura mai vista che esclamò con un sussurro verso i due ma principalmente verso Darkywolf

“Benvenuto...”,

il Licantropo rimase in silenzio guardando la figura appena uscita dal cespuglio,Shinix invece iniziò a ringhiare mostrando i canini affilati ricoperti di baca che colava dai suoi denti,l'aria sembrava farsi più intensa fino a quando la figura misteriosa non si presentò

“Vi stavamo aspettando... permettetemi di presentarmi... io sono Galduin Sorrow, capo del villaggio che avete appena attraversato e ho il compito di darvi tutte le delucidazioni necessarie ad affrontare Lui...” .,

Shinix si calmò di colpo restando sempre in agguato contro Galduin,mentre Il Licantropo esclamò con tono di indifferenza
"Mi Bastano due domande,la prima è -Da quanto è che questo fantasma regna incontrastato sulla regione?- la seconda è -Quali sono i suoi poteri?-"

un attimo di silenzio per poi esclamare verso Galduin con tono scorbutico

"Rispondi Immediatamente".

Il Vento iniziava a soffiare più ferocemente e le finestre della Magione cominciarono a sbattere tra di loro lasciando dietro un rombo di tamburi,i tre erano all'esterno della magione,si fissavano l'un l'altro con l'unico scopo di ricevere risposte che avrebbero permesso al Licantropo e al suo Lupo di poter sconfiggere il Fantasma che terrorizzava i cittadini della città.
 
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Miharu Kudo
view post Posted on 14/12/2009, 12:02




Il Lupo grigio, non appena Galduin era sbucato dal suo nascondiglio tra i cespugli, aveva iniziato a ringhiare, mostrando i lunghi canini affilati.
L’uomo, spaventato dalla reazione dell’animale, stava ora tremando come una foglia, mentre attendeva che il licantropo, che tutti speravano salvasse la regione dallo spettro, ponesse le domande tanto attese.
Finalmente costui, dopo una breve pausa, aprì bocca.

"Mi Bastano due domande,la prima è -Da quanto è che questo fantasma regna incontrastato sulla regione?- la seconda è -Quali sono i suoi poteri?-", aveva detto con voce profonda.

Mentre parlava i suoi occhi verdi, nonostante il suo tono esprimesse totale indifferenza, i suoi occhi avevano iniziato a brillare sinistramente. Forse si aspettava di farla finita in breve, ma non tutto era così semplice come poteva apparire.
Galduin sospirò, prima di iniziare il racconto.

"Rispondi immediatamente!”, tuonò con impazienza Darkywolf.

Il poveretto sussultò , chiedendogli chi mai gliel’avesse fatto fare a stare lì, a pochi passi dall’origine delle sue sventure, parlando con quell’essere tanto inquietante quanto scorbutico.

“Si... si...” iniziò a balbettare.

“Tutto ebbe inizio molti anni fa... in realtà ormai si è perso il conto di quanto tempo sia realmente trascorso, da quando tale tormento ebbe per noi inizio. Ciò perché la situazione, sino a pochi mesi fa, sembrava stabile. Lo spettro, da noi conosciuto come Karsh, non si allontanava dalla villa, che noi peraltro evitavamo accuratamente, consci dei pericoli che avremmo potuto correre se avessimo superato il limite entro cui lo spirito operava. Poi, un giorno, o meglio, una notte, no si sa per quale motivo, Karsh si allontanò dalla villa e iniziò a sfogare la sua sete assassina. Sino ad allora noi pensavamo di essere al sicuro dai suoi attacchi, perché eravamo convinti che la maledizione che lo riguardava non gli permettesse di allontanarsi dalla Magione, ma evidentemente ci sbagliavamo.
all’inizio le vittime furono alcuni animali, e noi pensammo si trattasse di qualche oscura bestia emersa dei boschi, a caccia di prede per sfamarsi. Poi, però, gli attacchi si sono concentrati su alcune persone, principalmente vecchi e bambini indifesi. Nessuno riusciva a capire cosa causasse delle morti tanto atroci, finché una notte, alcuni testimoni non assistettero all’attacco dello spettro, proprio quando per la prima volta si avventava su un giovane uomo.
Allora tutto fu chiaro: lo spettro avvolse il poveretto in una specie di involucro, apparentemente impalpabile, e dapprima lentamente, poi con maggiore foga, iniziò a succhiare la linfa vitale del malcapitato, sino a che questi, divenuto poco più di pelle e ossa, non lasciò questo mondo, nel peggiore dei modi, tra atroci grida.
I suoi poveri resti, una volta che lo spettro ebbe concluso la sua opera, giacquero a terra scomposti; era simile ad una mummia millenaria, ma in realtà era vissuto sino a pochi istanti prima.
Da allora gli attacchi si sono fatti più frequenti ed azzardati; tuttavia, mantengono una costante, avvengono tra il tramonto e l’alba. Probabilmente la luce del giorno inibisce i poteri dello spettro.
Ormai nei dintorni poche persone sono rimaste: chi non è stato ucciso in quel modo orribile, ha preferito lasciare questo luogo maledetto. La forza di Karsh è aumentata esponenzialmente col passare del tempo e noi, purtroppo, non sappiamo che fare; abbiamo tentato in tutti i modi di scacciarlo, ma tutto è stato inutile: gli esorcismi non sono serviti e neanche gli attacchi fisici, perché le armi, quando entrano in contatto con la sua sostanza ectoplasmatica, si arrugginiscono e in breve diventano polvere.
Ecco... questo è quanto. Ora sapete tutto. Io devo andare, perché tra breve sarà il tramonto e per allora vorrò essere al sicuro tra le mura della mia casa”.


Detto ciò Galduin si dileguò, correndo a gambe levate verso la propria dimora e augurandosi che il licantropo riuscisse dove gli altri avevano fallito.
Intanto il vento gelido che soffiava intenso si calmò improvvisamente. Lo stridore dei vetri tacque e tutto cadde in un silenzio irreale. Il giardino aveva più l’aspetto di un sinistro cimitero, con i suoi rami rinsecchiti, le foglie sparse qua e là e la statua che dominava la visuale.
Poi, d’un tratto, un’ombra parve muoversi, oltre una finestra del primo piano. Qualcuno aveva assistito a tuta la scena. Una risata agghiacciante risuonò nell’aria, nello stesso momento in cui il giorno lasciava spazio alla notte funerea, regno dell’oscurità e dei fantasmi.
Quasi Karsh volesse augurare il benvenuto al licantropo e al suo fratello quadrupede, il portone della villa si spalancò, mentre la risata cessava.
Sarebbe stata una lunga notte...

SPOILER (click to view)
descrivi ora accuratamente l'interno della villa sino ad arrivare alla soffitta
 
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DarkBu
view post Posted on 16/12/2009, 15:38




Il Licantropo attendeva impaziente che il capo villaggio Gladuin rispondesse alle sue domande,ogni tanto Darkywolf lanciava degli sguardi a Shinix che ogni volta che il fratello lo guardava cominciava a ringhiare verso Gladuin,che notando l'impazienza dei due rispose alle domande esclamando silenziosamente “Tutto ebbe inizio molti anni fa... in realtà ormai si è perso il conto di quanto tempo sia realmente trascorso, da quando tale tormento ebbe per noi inizio. Ciò perché la situazione, sino a pochi mesi fa, sembrava stabile. Lo spettro, da noi conosciuto come Karsh, non si allontanava dalla villa, che noi peraltro evitavamo accuratamente, consci dei pericoli che avremmo potuto correre se avessimo superato il limite entro cui lo spirito operava. Poi, un giorno, o meglio, una notte, no si sa per quale motivo, Karsh si allontanò dalla villa e iniziò a sfogare la sua sete assassina. Sino ad allora noi pensavamo di essere al sicuro dai suoi attacchi, perché eravamo convinti che la maledizione che lo riguardava non gli permettesse di allontanarsi dalla Magione, ma evidentemente ci sbagliavamo.
all’inizio le vittime furono alcuni animali, e noi pensammo si trattasse di qualche oscura bestia emersa dei boschi, a caccia di prede per sfamarsi. Poi, però, gli attacchi si sono concentrati su alcune persone, principalmente vecchi e bambini indifesi. Nessuno riusciva a capire cosa causasse delle morti tanto atroci, finché una notte, alcuni testimoni non assistettero all’attacco dello spettro, proprio quando per la prima volta si avventava su un giovane uomo.
Allora tutto fu chiaro: lo spettro avvolse il poveretto in una specie di involucro, apparentemente impalpabile, e dapprima lentamente, poi con maggiore foga, iniziò a succhiare la linfa vitale del malcapitato, sino a che questi, divenuto poco più di pelle e ossa, non lasciò questo mondo, nel peggiore dei modi, tra atroci grida......(continua)
.
Ora Gladuin correva verso la propria dimora scomparendo alla vista dei due tra la fitta nebbia che iniziava ad avvolgere il villaggio,il volto di Darkywolf si spostò verso la Magione maledetta,la stava guardando attentamente fino a quando due grandi occhi rossi non spuntarono nella finestra della soffitta della magione,era arrivato il momento di combattere e il Licantropo esclamò con un ghigno sul volto "E' ora di cominciare,Shinix dopo la mutazione aggrappati alla mia schiena" concluso il suo parlato,il mannaro venne colto da un attacco d'ira dando inizio alla sua mutazione. Inizialmente il Mannaro sembrava un uomo che stava avendo una grave crisi epilettica. Le grida provocate dal dolore della mutazione si espandevano per tutto il villaggio. Dalla bocca di DarkyWolf non uscivano solo grida, ma ben presto iniziarono a spuntare canini e denti affilati mentre la forma del muso si allungava sempre di più. Inizialmente dalla faccia, per poi espandersi a macchia d'olio lungo tutto il corpo che cominciava ad avvolgersi di ruvidi e insanguinati peli di lupo. Le dimensioni del corpo e dei muscoli aumentarono considerevolmente circa il doppio rispetto a prima lacerando i vestiti e lasciandoli a brandelli. Alle dita spuntarono vigorosi artigli e la voce umana cominciò a cambiare un rantolo diventando via via simile al ringhio di un lupo.
Gli occhi del mannaro erano tinti di un rosso intenso come il colore del sangue,
La mutazione era completata finalmente ed il Lupo Mannaro spalancò le fauci emettendo un grande ruggito che si espanse nuovamente per tutto il villaggio,ora Shinix eseguì l'ordine che gli era stato impartito flesse le gambe e si arrampicò con gli artigli sulla schiena del Licantropo che per qualche secondo si girò con il volto ancora pieno di rabbia,ma riconobbe immediatamente il fratello.
Darkywolf cominciò a correre all'interno del giardino spezzando le mattonelle per via della sua potenza nel passo,e giunto d'avanti alla statua dell'uomo che andava all'attacco in groppa al suo cavallo fece un lungo salto fino ad arrivare alla finestra del primo piano che sfondò facilmente accedendo alla Magione maledetta senza fare tutto il giro del suo interno.
Shinix scese dalla schiena del Lupo Mannaro dandosi una spinta con le zampe verso l'esterno,cadendo così a quattro zampe affiancando il fratello alla sua sinistra,il pavimento era molto fragile e ogni oggetto che era all'interno della stanza era ricoperto da polvere,d'avanti ai due c'erano le sale di legno putrefatto che portavano al pian terreno,alla sua sinistra una grande porta socchiusa che cigolava fastidiosamente,alla sua destra un altra porta ancora di entrambe le porte non si sapeva dove potevano portare,Darkywolf allargò e strinse le narici del suo grande naso annusando attentamente tutto ciò che era all'interno dell'area del primo piano in cui si trovava lui ed il suo fratello Shinix,le pareti erano ricoperte di quadri che rappresentavano il famigerato capitano Carthedain di Cardolan,le carta da parati era stracciata e su alcune parti di essa si potevano notare delle piccole macchie di sangue che si distinguevano dal colore giallo ocra che avevano assunto le pareti.Shinix si scrollò dal pelo la polvere che gli era caduta addosso all'impatto con la parete esterna della Magione partendo dalla nuca fino alla coda,lo stesso fece Darkywolf che continuva a guardare molto interessato i quadri mentre Shinix fissava prima la porta alla sinistra e poi la porta alla destra.

Edited by DarkBu - 17/12/2009, 15:31
 
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Miharu Kudo
view post Posted on 18/12/2009, 10:32




Darkywolf non si lasciò certo intimorire da quella manifestazione spiritica. Infatti. anziché scappare a gambe levate, come avrebbe fatto la maggior parte delle persone con un minimo di buon senso, accolse spavaldamente la sfida che gli era appena stata lanciata.
Ma non si sarebbe introdotto in quella vecchia casa polverosa e infestata con le sue attuali sembianze.
L’occasione richiedeva una trasformazione, che sarebbe tornata utile sia per reperire utili indizi sulla presenza malefica, tramite il fine olfatto del licantropo, sia per affrontare, una volta scovato, qual malefico spettro.

"E' ora di cominciare, Shinix dopo la mutazione aggrappati alla mia schiena", disse il licantropo al suo fedele fratello a quattro zampe.

Quindi la mutazione ebbe inizio. Il corpo di Darkywolf iniziò a tremare, come se fosse stato sconvolto da una grave crisi epilettica. Gli spasmi erano tali da far tremare ogni fibra muscolare e le grida che ne conseguivano, riempivano l’aria circostante ed erano trasportate dalla fredda brezza sino alle porte del villaggio, dover intanto Galduin era giunto ansante.
D’un tratto i tratti del volto trasfigurarono: il muso si allungò, sino a raggiungere la tipica forma canina; contemporaneamente i denti si erano fatti più aguzzi e dei grossi canini ora facevano mostra di sé tra le fauci spalancate. Una fitta peluria ricoprì tutto il corpo, che ora aveva raddoppiato dimensioni e volume, mentre il kimono, squarciato dalla mutazione, era ormai ridotto a leggeri brandelli che giacevano parte a terra, parte lungo il busto.
Gli occhi, prima di un verde intenso, erano ora intrisi del rosso vivo del sangue. Un profondo ringhio scaturì dalla bocca, quando la mutazione fu completata.
Shinix, costatato che tutto era finito, spiccò un agile balzo, aggrappandosi alla schiena del fratello, il quale, svaniti ormai i fumi della rabbia, lo riconobbe e non si oppose.
Quindi, i due si lanciarono all’attacco del nemico, dovunque egli fosse. Ma non accettarono il sinistro invito di penetrare dal portone principale. dopo un agile scatto in avanti, Darkywol puntò direttamente sulla finestra del primo piano, da dove poco prima qualcuno li stava osservando.
Un fragore, misto di legno e vetri spezzati, accompagnò il loro ingresso nella stanza ora deserta.
L’odore del vecchio e della polvere impegnava l’ambiente. Il pavimento ligneo, ridotto ormai ad un cumulo di assi sconnesse, scricchiolava sotto il peso del licantropo e minacciava, ad ogni istante, si non reggere oltre quella nuova pressione.
Darkywolf si guardò intorno, in cerca di indizi, annusando contemporaneamente l’aria stantia.
Le pareti, un tempo ricoperte da splendida carta da pareti, ora erano ridotte ad un cumulo di lacerti penzolanti, in alcuni tratti costellati da sinistre macchie rossastre. Alcuni quadri erano ancora appesi e mostravano diverse scene; tra essi, troneggiava uno, chiaramente raffigurante quello che un tempo era stato il signore di quel luogo.
Due porte, una a destra e una a sinistra, oltre le quali non era dato sapere, almeno per ora, cosa ci fosse, attirarono l’attenzione si Shinix, mentre Darkywolf, scrollatosi di dosso la polvere e i calcinacci depositatisi sul suo corpo dopo l’irruzione, continuava a fissare i quadri.
Tutto attorno era silenzio, eccezion fatta per il sinistro scricchiolio, proveniente dalla porta sulla sinistra, che era socchiusa.
La casa sembrava ora del tutto priva di presenze spettrali... ma non era così.
Un mormorio, dall’origine sconosciuta, iniziò a pervadere la stanza, misto a qualche debole risata. Ad un esame più attento, si sarebbe potuto capire qual’era la causa di cotanto trambusto, sempre crescente.
Le figure raffigurate nei quadri, tutte eccetto una (quella del capitano), avevano preso vita e ora stavano studiando attentamente i nuovi venuti, facendo tra loro commenti di varia natura.

“Toh, abbiamo ospiti”, disse un uomo, vestito da soldato, posto a guardia di un forziere, in una caverna.

“Si, ma ancora per poco”, gli fece eco sghignazzando un nano, apparentemente accasciato accanto al primo, devastato da ferite spaventose. Sollevò il viso vacuo, per meglio osservare i due nuovi venuti.

“Oh no... altre due povere vittime per Karsh!”, sussultò singhiozzando una dama, riccamente abbigliata, seduta su un’altalena in un giardino incantato.

“Suvvia... tra poco sarà tutto finito e faranno parte anche loro della collezione”, sentenziò un vecchio dalla lunga barba, appoggiato al nodoso bastone, in cima ad una collina”.

Le loro esternazioni furono improvvisamente interrotte da un grido agghiacciante, accompagnato dal rumore di lenti passi. Sembrava che qualcuno stesse trascinando qualcosa di pesante, probabilmente metallico.
Il rumore che inizialmente sembrava giungere dal pian terreno, si stava facendo ora più vicino, quasi qualcuno stesse percorrendo i marci gradini che portavano al piano dove sostava Darkywolf.
D’un tratto i passi cessarono... Non si vedeva nessuno, o forse, chi aveva prodotto tutto quel sinistro rumore, non voleva farsi vedere... non ancora.
Alla fine qualcosa si mosse: un grosso tavolino, accostato alla parete accanto alle scale, si levò nell’aria, come se fosse animato di vita propria; fluttuò per qualche istante, poi si scagliò a grande velocità contro il licantropo, quasi volesse colpirlo in pieno. Contemporaneamente la figura malefica si materializzò, ghignando. Voleva forse prendersi gioco del nuovo venuto? Pareva proprio di sì, perché subito dopo attraversò la porta sulla destra e poi riapparve quasi volesse essere seguito...
 
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DarkBu
view post Posted on 18/12/2009, 16:38




Il cercare del Licantro e del suo fratello quadrupede si fermò quando,quattro quadri appesi alla parete dell'area del primo piano in cui si trovava il licantropo,presero vita ed iniziarono a confabulare tra loro criticando e impietosendosi per i due.
Il Licantropo sentì i quadri parlare e assieme al suo compagno di squadra Shinix si avvicinò lentamente ai quattro,ad ogni passo del Licantropo il pavimento fatti di parquet cigolava alzando una nebbia di polvere,giunto d'avanti ai quadri il primo alla destra del licantropo che rappresentava un soldato a guardia di un forziere all'interno di una caverna esclamò “Toh, abbiamo ospiti”,il Licantropo incuriosito chinò il capo verso destra stupefatto come un cane spalancando i suoi occhi rossi come il sangue,poi il suo guardare incuriosito dal quadro si placò quando,il quadro accanto che rappresentava un Khaza ferito e inginocchiato sul terreno,disse sghignazzando maleficamente “Si, ma ancora per poco”,il Licantropo Darkywolf sentendo il dire del nano spalancò le fauci ruggendo alla provocazione del nano,il braccio sinistro si alzò in aria e si lanciò all'attacco verso il quadro dandogli un artigliata e lacerando la tela con un artigliata,ma la sua ira si placò quando un quadro che rappresentava una giovane fanciulla che giocava con un altalena non esclamò singhiozzando “Oh no... altre due povere vittime per Karsh!” il mannaro restò impassibile al dire della fanciulla fino a quando un quadro tra il quadro della fanciulla e del nano,che rappresentava un uomo anziano con una lunga barba appoggiato al suo bastone non sentenziò “Suvvia... tra poco sarà tutto finito e faranno parte anche loro della collezione”,Darkywolf iniziò a ringhiare mostrando i suoi canini affilati ed ingialliti,fino a che non venne colto da un impeto d'ira e ruggì furiosamente tirando un enorme pugnò alla parete dove erano appesi i quattro quadri che caddero assieme alla parete,Shinix ringhiando contro il mannaro,disse telepaticamente per calmarlo "Accidenti Dark!Calmati siamo qui per altro e non per distruggere la casa" ,Darkywolf si calmò immediatamente scuotendo la testa,e non potendo parlare in quelle condizioni per via della mutazione,rispose telepaticamente cosciente dell'accaduto Hai ragione!La distruggeremo dopo aver concluso la missione" sghignazzò per qualche istante sotto la forma di un Lupo mannaro.
Il Parlare dei due venne interrotto dal rumore di un tavolino,accanto alle scale,che venne colto da una possessione demoniaca fluttuando in aria e subito si scagliò verso il Licantropo,ma non servì a nulla,il corpo del Licantropo era estremamente duro per un tavolino,ed egli senza subire danni flagellò il tavolino senza muovere un dito,da dove si era sollevato il tavolino,si materializzò una figura totalmente oscurata dalla sua velocità nel comparire e scomparire,
essa riapparì d'avanti alla porta più piccola,la porta a destra, e scomparì attraversandola,il Lupo Shinix balzò nuovamente dietro la schiena del mannaro Darkywolf aggrappandocisi,il Licantropo camminò lentamente verso la porta,che distrusse per attraversarla.
Ora era entrato all'interno della camera più piccola,sembrava un piccolo magazzino,al suo interno c'era un piccolo armadio putrefatto ed una brandina,nient'altro,Shinix scese nuovamente dalla schiena del Licantropo atterrendo sulle quattro zampe e affiancandolo nuovamente alla sua sinistra mentre Darkywolf si scrollò la polvere e i resti di parete dal proprio pelo che si era sporcato per via del primo impatto con la casa e del secondo con la porta.
I due iniziarono ad annusare la camera senza trovar nulla,il fantasma era scomparso nuovamente,gli occhi del mannaro si tingevano sempre di più di un rosso intenso come il sangue,sembrava un vulcano che si era appena svegliato dal suo sonno millenario,ma fortunatamente al suo fianco c'era Shinix che lo tranquillizzava dicendogli telepaticamente "non perdere ancora la pazienza Dark! Vedrai lo troveremo!",Darkywolf rispondeva telepaticamente "Non ne posso più sono appena entrato e sto già perdendo la pazienza!Fratello calmami per favore!" lasciando dietro di se un mugolio di un cane,ma stringendo i suoi canini affilati il Mannaro si calmò forzatamente annusando ancora la stanza in cerca della presenza inquietante di prima.
Shinix,mentre il suo Fratello a due zampe annusava l'aria in cerca di qualche indizio,fece qualche passo in avanti avvicinandosi al centro della stanzina,dove vi era un macchia enorme di sangue secco,il lupo appoggiò il mento sopra di essa annusandola accuratamente,gli occhi del lupo erano socchiusi e le orecchia si muovevano ad ogni minuto come se avessero un attacco epilettico,di colpo girò il suo volto verso Darkywolf,i suoi occhi erano sgranati mostrando il loro pallido colore, Impossibile!Questo sangue non ha odore. pensò stupefatto il Lupo avvicinandosi nuovamente al fianco sinistro del Licantropo,che notando il suo strano comportamento esclamò telepaticamente al fratello "Ehi Shin!Che succede?",subito ebbe una risposta dal fratello con tono secco "Il Sangue che è al centro della stanza non emana odore!",il Licantropo gli rispose ormai non più impressionato con tono unto d'ira "Quel Maledetto sta cancellando ogni minima traccia che ci conduca a lui!La cosa qui si fa difficile" restarono silenti nella stanzetta in cerca di qualche minima traccia.

Edited by DarkBu - 19/12/2009, 11:43
 
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Miharu Kudo
view post Posted on 19/12/2009, 11:31




Il carattere irascibile di Darkywolf non tardò a manifestarsi. Bastarono i commenti poco graditi dei personaggi dei quadri perché si scagliasse inizialmente contro il soldato e il nano, lacerando profondamente con gli artigli la tela, in seguito contro la parete che li ospitava, assestandole un forte pugno, che fece cadere i quadri sul pavimento sconnesso.
Era appena riuscito a riacquistare la precaria calma, quando aveva subito l’attacco di quello strano spettro, che ora era svanito oltre la porticina sulla destra.
Punto nel vivo per quel gesto irrispettoso, il licantropo fece ciò che meglio sapeva fare, quando si trovava nel suo stato di mannaro: distrusse la porta, senza pensarci tanto, seguito sempre dal fedele lupo che sembrava avere su di lui un potere calmante.
Ora erano in una piccola stanza, un magazzino, o forse una piccola camera da letto, a giudicare dalla branda e dall’armadio, unici oggetti in essa presenti.
Dello spettro, tuttavia, nessuna traccia, almeno apparente. che fine aveva fatto? Perché li aveva condotti in quel luogo angusto?
Darkywolf sembrava sul punto di lasciarsi andare nuovamente a sentimenti distruttivi. Shinix lo fissava, quasi volesse dirgli qualcosa e lentamente, il mannaro riuscì a riprendere il controllo, sebbene forzatamente: la smorfia in cui era contratto il suo muso da canide la diceva lunga sullo sforzo che stesse compiendo.
Un nuovo clangore di catene risuonò nella stanza. era ovattato, come se provenisse da un altro luogo, o come se chi lo produceva fosse rinchiuso... nell’armadio!

“Finalmente qualcuno degno di nota, tra queste mura dimenticate dal mondo!”, sussurrò una voce profonda, capace di suscitare profondi brividi anche nel guerriero più coraggio. Aveva, infatti, qualcosa di inquietate.

“Credo sia arrivato il mio momento... e non era mai successo”. Sembrava allo stesso tempo compiaciuto e dispiaciuto per quell’osservazione.

“Sappiate che due alternative vi si pongono: se riuscirete a battermi, ne ricaverete qualcosa di molto utile, per quando incontrerete il padrone di questo luogo; se invece, malauguratamente per voi, doveste essere sconfitti, sarete in nostra balia per l’eternità...”.

Tacque. Senza dare il tempo al licantropo di capire cosa gli stesse accadendo, le ante dell’armadio si spalancarono, producendo nel contempo un risucchio tale da attirare i due fratelli. era chiaro che lo scontro con quel fantasma non si sarebbe svolto in quella stanza, troppo angusta, non tanto per lo spirito, quanto per il mannaro.

Il vortice oscuro che li aveva catturati, li risputò poco dopo al pian terreno, nell’immenso salone, un tempo adibito per le feste. Aveva forma ottagonale e tutte le pareti erano rivestite di giganteschi specchi, ora crepati in più punti, se non palesemente infranti. Quello che era stato una volta teatro della vita mondana della regione, sarebbe ora diventato lo scenario di una battaglia di importanza vitale.
Al centro del salone, armato di tutto punto, stava un fiero soldato. Apparentemente poteva sembrare in vita, perché i suoi tratti nulla avevano dello spettro. In realtà, la sua reale identità era confermata dal fatto che fluttuava leggermente sul pavimento; inoltre, una pesante catena pendeva dalle sue caviglie, segno di una lunga e forzata prigionia.

“Il mio nome non vi è dato sapere...”, disse sguainando una lunga spada, in parte corrosa.

“Conta solo che presto questa spada si conficcherà nelle vostre carni, causandovi atroci tormenti sino alla vostra inevitabile fine...”.

Non un sorriso, non una smorfia di rabbia. Il suo viso era impassibile e non si poteva capire se facesse il suo dovere perché costretto o perché compiaciuto del funesto compito che Karsh in persona gli aveva affidato, ormai molti anni addietro.

Le orbite prima vuote, brillarono ora di una luce sinistra. Cosa si sarebbe dovuto aspettare di tanto tremendo Darkywolf da costui? E cosa ne avrebbe ricevuto, di tanto importante, in caso di vittoria?
 
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DarkBu
view post Posted on 19/12/2009, 12:41




I Due erano ancora alla ricerca di un indizio che portasse a quel maledetto fantasma che stava rovinando la vita ad entrambi,prima avrebbero trovato il modo per distruggere Krash,prima se ne sarebbero andati da quel maledetto luogo,il Licantropo ed il Lupo annusavano l’aria con il loro potente olfatto capace di trovare una formica nascosta in un pagliaio a kilometri di distanza da loro,ma niente non riuscivano a sentire nulla,il fantasma aveva cancellato ogni minima traccia che conducesse a lui. Dalla finestra rotta di quella stanzina,iniziò a soffiare una leggera e sinistra brezza che si persuase su tutta la schiena del Licantropo e del suo fratello quadrupede,una voce misteriosa iniziò a parlare echeggiando per tutta la stanza “Finalmente qualcuno degno di nota, tra queste mura dimenticate dal mondo!” ,a queste parole i due si guardarono attorno non si riusciva a riconoscere l’attuale provenienza della voce profonda e sinistra che in quello stesso momento aveva fatto rabbrividire la schiena dei due guerrieri solitari, ” Ma chi...” il licantropo non riuscì a finire la parola che stava per dire al suo compagno di squadra,che la voce misteriosa senza accorgersene la interruppe ed esclamò con tono intenso e rauco ”Credo sia arrivato il mio momento… e non era mai successo” in quel momento apparve all’udito dei due sia compiaciuto e sia dispiaciuto ma ciò non importò ai due,che cercavano di capire da dove proveniva questa voce misteriosa che echeggiava tonante all’interno della casa,“Sappiate che due alternative vi si pongono: se riuscirete a battermi, ne ricaverete qualcosa di molto utile, per quando incontrerete il padrone di questo luogo; se invece, malauguratamente per voi, doveste essere sconfitti, sarete in nostra balia per l’eternità...”. ,di colpo la voce smise di echeggiare all’interno di quella stanza che assomigliava tanto ad un piccolo magazzino,e dalle sue ultime parole si scoprì la provenienza della voce misteriosa,era all’interno dell’armadi di cui il legno con cui era fatto era in parte putrefatto.
I Due si avvicinarono lentamente all’armadio e giunti ad un metro di distanza da esso,le porte dell’armadio si spalancarono,prostrando al suo interno un vortice che mischiava i colori viola e nero,il Licantropo ed il suo fedele fratello sgranarono gli occhi stupefatti,ma non ebbero il tempo di sbatter ciglio che subito l’aria venne attratta dal vortice che iniziò a risucchiare tutto ciò che era all’interno della stanza,Shinix si aggrappò alla gamba sinistra del Licantropo Darkywolf,che tenne le zanne ben saldate sul pavimento di parquet,me esso era troppo fragile e putrefatto che si ruppe,e senza aver tempo di aggrapparsi a qualcos’altro i due vennero risucchiati dal vortice,non si vide nulla,agli occhi dei due era tutto nero,ma bastarono pochi secondi che i due vennero sputati fuori dal vortice.
I Due rotolavano sul pavimento,Shinix riuscì grazie alle sue quattro zampe a rimettersi immediatamente in equilibrio,mentre Darkywolf rotolò ancora per qualche metro fino ad agganciare i propri artigli al pavimento,le gambe erano flesse e bastò una piccola spinta verso il basso a far si che anche il Licantropo si alzasse,i due si affiancarono al centro della stanza guardandosi intorno,d’avanti a loro una armatura fluttuante nell’aria a cui era agganciata una catena alla cavigliera,chi era?
“Il mio nome non vi è dato sapere...”, disse sguainando una lunga spada, in parte corrosa dalla fodera di cuoio legata al fianco destro,non dando nemmeno il tempo ai due di emettere un ruggito.

“Conta solo che presto questa spada si conficcherà nelle vostre carni, causandovi atroci tormenti sino alla vostra inevitabile fine...”. i due mostrando i propri canini affilati all’armatura di cui avevano appena visto i rossi e sinistri occhi,restarono fermi al centro della sala ottagonale ornata di specchi di cui la metà rifletteva la figura dell’armatura mentre l’altra metà rifletteva le figure delle due bestie,aspettando una mossa da parte dell’armatura.
 
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Miharu Kudo
view post Posted on 22/12/2009, 11:48




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parlato spettro femminile


“Fermati Sigfrid!”.

Una voce eterea, allo stesso tempo carica di dolcezza ed autorità, aveva pronunciato queste parole.

Lo spettro del soldato, animato sino a pochi istanti prima dalle più feroci intenzioni nei confronti del licantropo, parve indugiare per un attimo; quindi abbassò la guardia, riponendo l’arma nel fodero, non con un certo disappunto.

“Perché dovete rovinarmi la festa? Sapete che Karsh vuole che faccia fuori chi si presenta qui con il folle proposito di liberare la casa dal suo spirito!”.

“Sì, lo so”, disse ancora la voce, iniziando a prendere consistenza.

“Ma stavolta è diverso... oggi spetta a me intervenire. Karsh non se ne avrà a male, credimi”.

Una luce accecante, riflessa e rifratta dai frammenti degli specchi della sala, si era originata nel punto in cui la voce aveva parlato. Non cessò per un attimo, solo divenne meno intensa, così da consentire a Darkywolf e Shinix di vedere chi aveva pronunciato quelle sibilline parole.
Era lo spirito più bello che mai avesse vagato per le terre conosciute: una diafana figura femminile, avvolta in un’aura di tristezza e malinconia. I suoi occhi color ghiaccio raccontavano il dolore immenso che aveva conosciuto e le vesti, allo stesso tempo pure come la neve, ma stracciate dalla violenza della morte che l’aveva colta ancora nel fiore degli anni, erano il manifesto di cosa la furia omicida dei negromanti fosse in grado di compiere.

“Ora puoi ritirarti, Sigfrid. La tua lealtà è stata provata”.

“Come desiderate, mia signora”. Il soldato fantasma si batté il petto con il pugno metallico, quindi, dopo aver esibito un leggero inchino, svanì nel nulla, accompagnato dal solito clangore metallico.
La donna misteriosa rivolse per la prima volta lo sguardo verso Darkywolf.

“Non lasciarti ingannare dal mio aspetto; sebbene le mie sembianze mi raffigurino come innocua, ti assicuro che non è così. Dal modo in cui ti sei introdotto qui e dal caos che hai combinato, devo dedurre che non basterà dissuaderti a parole dal compiere la missione che ti è stata affidata. Perciò non sprecherò il mio prezioso fiato. Ti basti sapere che farò di tutto per impedirti di arrivare a Karsh, sia perché voglio evitare per te ed il tuo amico quadrupede una miseranda fine, sia e soprattutto perché ciò significherebbe accrescere la pena e la persecuzione di colui che una volta era l’uomo più valoroso e generoso di Tumulilande. Non merita che altro strazio sia aggiunto a quello che prova ora e farò tutto ciò che è in mio potere per impedirlo”.

Mentre parlava si era portata quasi a contatto del viso del licantropo e ora poteva vedersi riflessa negli occhi rossastri dell’avversario. Un alito gelido accompagnava le sue movenze, quasi da esso fosse generata ed in esso anelasse di ritornare.

“Stai in guardia”, sussurrò, prima di dare inizio all’offensiva.

Che strano, se non avesse appena professato la sua incondizionata fedeltà al signore del luogo, c’era da credere che sperasse di essere sconfitta; almeno così sembrava dal’espressione che per un momento era apparsa sul suo delicato viso.

Ma ora era scomparsa e lei era diventata dura e fredda come il marmo. Giunse le mani dalle dita affusolate, come se stesse per pronunciare una preghiera, chiudendo allo stesso tempo gli occhi, per cercare la necessaria concentrazione.
Quando le staccò una nuova luce si era generata da esse e aveva rapidamente raggiunto la forma di una sfera, accrescendo costantemente le dimensioni, sino a quelle desiderate. Solo allora la figura spettrale sollevò le palpebre, mostrando che gli occhi avevano mutato sembiante: l’azzurro era diventato blu e l’orbita da bianca si era colorata di un nero bitumoso, ma lucente.
Con movimento repentino scagliò la sfera energetica verso Darkywolf, senza mai distogliere lo sguardo da lui.

SPOILER (click to view)
Spettro

Attributi del personaggio:
Forza fisica:40
Difesa fisica:30
Potere magico:90+50=140
Resistenza magica:80+50=130
Agilità:110

Armi:Nessuna

Abilità utilizzate:
Palla luce: costo medio [15%] - L'evocatore riesce a creare una palla di luce e scagliarla velocemente verso il suo avversario.

Energia:160- 15 = 145%


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Nonostante la natura del png creato da ed ho preferito non modificare il mio post precedente e procedere in questo modo; spero sia di tuo gradimento. A te la difesa...
 
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DarkBu
view post Posted on 30/12/2009, 19:03




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Si bellissima scelta quella di coinvolgere Sigfrid...è stata veramente un ottima azione ..possiamo dire un apparizione a sorpresa...^^


All'interno della sala ottagonale ornata di specchi rotti stava per cominciare un agguerrito duello tra Darkywolf e l'armatura misteriosa,che aveva condotto bruscamente il Mannaro all'interno della sala che sarebbe diventata un arena da combattimento.
“Fermati Sigfrid!”,ma una voce candida ed intensa fermò lo scontro che stava per iniziare,l'armatura sentendo la splendida voce esclamò verso essa “Perché dovete rovinarmi la festa? Sapete che Karsh vuole che faccia fuori chi si presenta qui con il folle proposito di liberare la casa dal suo spirito!”. riponendo la sua spada nel fodero di cuoio che era legato al fianco destro.
Sì, lo so,ma stavolta è diverso... oggi spetta a me intervenire. Karsh non se ne avrà a male, credimi”. sentenziò la voce fanciullesca che ancora non si era prostrata d'avanti al Licantropo e al suo fedele compagno Shinix,che iniziavano a pensare di essere stati dimenticati dai due che parlavano,ma ecco che gli specchi iniziavano ad emettere una strana luce intensa di colore giallo,era lo spettro di una giovane fanciulla che indossava un abito da notte stracciato,i capelli del fantasma della ragazza aveva dei bellissimi capelli lunghi che andavano ad appoggiarsi al dorso.
Ora puoi ritirarti, Sigfrid. La tua lealtà è stata provata” esclamò la giovane fanciulla con tono dolce all'armatura,che rispose come un soldato ai servizi della sua regina “Come desiderate, mia signora”.
L'armatura iniziò a diventare trasparente scomparendo dalla vista dei presenti all'interno della sala ottagonale,dove erano rimasti soltanto lo spettro della giovane fanciulla ed i due impavidi guerrieri della Fortezza dell'Anello.
Finalmente il fantasma dell'incantevole ragazza rivolse lo sguardo al Licantropo Darkywolf Moonlight esclamandogli con tono serio e forzato Non lasciarti ingannare dal mio aspetto; sebbene le mie sembianze mi raffigurino come innocua, ti assicuro che non è così. Dal modo in cui ti sei introdotto qui e dal caos che hai combinato, devo dedurre che non basterà dissuaderti a parole dal compiere la missione che ti è stata affidata. Perciò non sprecherò il mio prezioso fiato. Ti basti sapere che farò di tutto per impedirti di arrivare a Karsh, sia perché voglio evitare per te ed il tuo amico quadrupede una miseranda fine, sia e soprattutto perché ciò significherebbe accrescere la pena e la persecuzione di colui che una volta era l’uomo più valoroso e generoso di Tumulilande. Non merita che altro strazio sia aggiunto a quello che prova ora e farò tutto ciò che è in mio potere per impedirlo”.
"Finalmente combattiamo!" esclamò telepaticamente il Lupo Shinix al Licantropo che rispose allo stesso tempo "Era l'ora!".
Lo spettro della giovane ragazza dalle incantevoli forme aveva assunto un colorito strano dopo le sue ultime parole,i suoi occhi divennero blu ed i suoi capelli iniziarono ad ondulare nell'aria,poi stranamente si era messa in una posizione di preghiera,unì le mani che dopo qualche secondo si spalancarono prostrando una sfera di luce che si scagliò diretta al petto del Licantropo,che appena vide la materializzazione della palla di luce ruggì con tono deciso verso il fantasma,indurendo la muscolatura e saldando bene le zampe sul terreno,il suo pelo divenne duro come l'acciaio e l'energia della sfera di luce era troppo debole per contrastare la difesa dell'abilità che aveva appena utilizzato il Mannaro,che appena la sfera era stata lanciata esclamò telepaticamente verso Shinix "Ora".
Shinix al segnale del compagno iniziò a correre verso lo spettro della giovane fanciulla,arrivato a cinque metri di distanza dal fantasma dell'incantevole ragazza,il Lupo glaciale spalancò le sue possenti fauci provocando una bufera che congelava tutto ciò che era all'interno della circonferenza con un diametro di dieci metri,sicuramente l'ectoplasma del fantasma si sarebbe tramutato in un ghiacciolo perchè egli era troppo occupata a tenere d'occhio il Licantropo Darkywolf,che non subì danni per via del suo potente scudo che era riuscito a parare la sfera di luce lanciatagli dallo Spettro della giovane fanciulla.
Il Mannaro in quel momento era all'esterno della circonferenza immaginaria creata dal suo fedele compagno,e non aspettava altro la conclusione della mossa del suo Lupo Shinix.


CITAZIONE
Attributi del Personaggio:
Forza fisica:110+50+10=170+10=180
Difesa fisica:90+50=140
Potere magico:20
Resistenza magica:20
Agilità:110

Energia=160%

Armi:Nessuna

Abilità Utilizzata:
-Adrenalina:(Passiva 0%)Durante la mutazione in forma Crinos, il sangue inizia a pompare velocemente senza tregua surriscaldando e potenziando i muscoli conferendogli un aumento la Forza di 10 per tutta la durata della mutazione.
Cloak steel:(Alto 25%)Questa abilità può essere usata soltanto nella forma Crinos.Il Pelo che ricopre il corpo mutato del Licantropo diventa dura e quindi viene usato come un potente scudo che protegge da attacchi fisici e magici non superiori al livello alto.

Energia rimasta:135%

 
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Miharu Kudo
view post Posted on 5/1/2010, 11:33




La sfera di luce, lanciata a folle velocità, andò a schiantarsi contro il corpo del licantropo che, per nulla turbato dal colpo, sembrava essere stato sfiorato da un fiocco di neve, piuttosto che essere preso in pieno da un attacco magico. Mentre Darkywolf assorbiva col duro pelo l’onda d’urto prodotta dalla sfera, Shinix scattò verso la diafana apparizione, bloccandosi solo dopo essere giunto ad alcuni metri di distanza da essa.
La fanciulla non si scompose: continuava a fissare meravigliata il suo principale avversario, apparentemente illeso, mentre il lupo apriva le fauci aguzze e un turbine tempestoso prendeva vita da esse, abbattendosi su di lei e circondandola in una morsa di ghiaccio del diametro di una decina di metri.
Era come se una tormenta di neve si fosse materializzata nella stanza... invece si trattava di uno dei poteri di Shinix, che si era abbattuto su di lei con ineguagliabile ferocia.
Alla diafana figura non restava che subire quella condizione di gelo assoluto, che la avvolse interamente, bloccandole tutti i muscoli dell’etereo corpo, quasi la stessa sostanza ectoplasmatica di cui era composta nulla potesse fare contro cotanto colpo ben assestato.
Che lo scontro fosse già giunto al termine, dopo un solo attacco? O forse il fantasma nascondeva qualche asso nella manica? Evitare quella tormenta era stato praticamente impossibile, ma perché non opporsi al suo furore? Perché non fare neanche un misero tentativo?
Un lieve sorriso parve increspare leggermente le labbra carnose della donna, sino a quel momento cristallizzate in un’espressione indecifrabile.

“Siete molto forti... ne sono compiaciuta”, disse, senza che alcun suono prorompesse dalla sua bocca.

Fu allora che un grido improvviso squarciò il silenzio della sala. Era talmente forte da ridurre in frantumi i giganteschi specchi che avevano fatto da sfondo al loro scontro. Schegge infinitesime furono proiettate in ogni direzione, conferendo all’ambiente una nuova atmosfera trascendente, carica di luccichii e lampi improvvisi, dettati dalla riflessione sia della luce emanata dallo spettro sia della brillantezza del ghiaccio che l’avvolgeva.
Delle sottili increspature comparvero anche sulle molecole d’acqua cristallizzate, che impedivano al fantasma di muoversi; dapprima si comportarono come esili fratture di nessuna importanza, ma nel loro continuo ramificarsi divennero sempre più profonde, sino a che non si spaccarono, rendendo nuovamente mobili gli arti superiori.

“Permettimi che ti mostri qualcosa di più interessante... sinora mi sono trattenuta per saggiare la tua potenza”.

Di nuovo quel sorriso, ma stavolta con una sfumatura malinconica, quasi stesse sperando di non causare del male a colui che era venuto a sconfiggere lo spirito tormentato, che un tempo era stato il suo unico amore.
Lentamente, quasi quel gesto le costasse una fatica immane, levò la mano destra verso il cielo: che volesse indicare la stella più luminosa, che presto sarebbe apparsa sull’orizzonte, Sirio del Cane Maggiore? O forse piuttosto i suoi figli, candidi raggi splendenti che improvvisamente apparvero dal nulla e, come guidati da una mano divina, sfrecciarono implacabilmente in direzione del licantropo; eccoli miriadi di strali luminosi, dotati della velocità che solo la luce può avere, lanciarsi all’attacco della bestia, nel tentativo di arrecarle il maggior danno possibile...

SPOILER (click to view)
Spettro

Attributi del personaggio:
Forza fisica:40
Difesa fisica:30
Potere magico:90+50=140
Resistenza magica:80+50=130
Agilità:110

Armi:Nessuna

Abilità utilizzate:
Grido del pianto: costo alto[25%] - Lo spettro emette un sordo acuto e soffocante. Blocca gli incantesimi per un turno.
Raffica luminosa: costo alto [25%] - Alzando una mano al cielo evoca una moltitudine di raggi luminosi che colpiscono come una mitragliata l'avversario arrecando gravi danni.

Energia: 145 -25 -25 = 95%

Danni subiti: corpo congelato dal busto in giù.

 
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DarkBu
view post Posted on 5/1/2010, 14:43




Shinix spalancò le sue possenti fauci ed un vento gelido seguito da dei fiocchi di neve,diede iniziò ad una bufera nel raggio di dieci metri all'interno della sala,la bufera si concentrò sopratutto sulla giovane fanciulla composta da ectoplasma,che iniziò a congelarsi dalla punta dei suoi piedi fino all'ultima chioma dei suoi lunghi capelli che giungevano fino al dorso.
La gelida bufera però non colpì il Licantropo Darkywolf,anzi,ai suoi suoi occhi sembrava semplicemente un lieve venticello che spostava delicatamente il suo pelo grigiastro in tutte le direzioni,il Mannaro aveva lo sguardo fisso sullo spettro che ormai si era congelato del tutto,sembrava una statua in punta di piedi,i capelli per via del vento,prima che essa si congelò del tutto,sventolavano sbattendo come fruste sul corpo ectoplasmatico della giovane fanciulla deceduta in giovane età.
Il Licantropo respirava profondamente e le sue narici si dilatavano e si stringevano in continuazione,come se stesse prendendo un grande respiro per fare qualcosa,però prima,si rivolse verso Shinix lanciandogli un veloce sguardo per poi esclamargli telepaticamente,
"Bravo!Ora però posso fare anche da solo cerca riparo non voglio che ti ferisca".
Shinix appena ricevette l'ordine,corse verso il suo fratello di branco e gli disse telepaticamente,
"Bene,ti sto dietro,con un armadio come te d'avanti cosa vuoi che mi colpisca!".
Concluso il discorso dei due,il Lupo Grigio si mise dietro il suo fedele amico,dove vide uno specchio caduto sul pavimento appoggiato alla parete da dove era caduto,dove subito vi andò a nascondercisi dietro.
Magicamente,il corpo congelato dello spettro iniziò a parlare senza aprire bocca, complimentandosi con i due guerrieri che l'avevano appena congelata,
“Siete molto forti... ne sono compiaciuta”,
Il Licantropo al dire compiaciuto della giovane fanciulla composta unicamente da ectoplasma,rispose con un un forte ruggito mostrando i suoi canini enormi e affilati come lame di spada,ma ciò non intimorì lo spettro,che come aveva fatto in precedenza,senza muovere le labbra,emise dal suo corpo un enorme acuto che generò un onda d'urto contro gli specchi,che iniziarono a frantumarsi,facendo schizzare via frammenti di specchio in tutte le direzioni come se fossero dei piccolissimi proiettili sparati nel vuoto.
Darkywolf appena udì l'assordante acuto del giovane corpo straziato della fanciulla,riusò l'abilità utilizzata in precedenza,il suo pelo divenne duro come l'acciaio e i migliaia di proiettili di vetro a contatto con il suo corpo si polverizzarono come sabbia al vento,mentre il corpo del tutto congelato dello spettro,restò immune all'attacco che lei stessa aveva generato,tutto accadde grazie al ghiaccio che come gli specchi si frantumò in parte liberando gli arti superiori del fantasma,che con tono malizioso ma allo stesso tempo malinconico esclamò tentando di provocare il nemico,
“Permettimi che ti mostri qualcosa di più interessante... sinora mi sono trattenuta per saggiare la tua potenza”.
Gli Occhi del Licantropo udendo queste parole,iniziarono a tingersi di un rosso intenso come il sangue colante di mille persone squartate.
Le gambe del guerriero lupo,si flessero velocemente e con una veloce spinta verso il terreno,il Mannaro iniziò a correre avvolto d'ira contro lo spettro che non poteva muoversi per colpa del congelamento degli arti inferiori,il potente braccio sinistro dell'Uomo Lupo era inarcato con il gomito rivolto verso la schiena,invece,la mano pelosa,munita di artigli affilatissimi era rivolta verso lo spettro,che in quel momento aveva appena alzato la mano al cielo scaturendo una quantità enorme di proiettili che erano rivolti verso Darkywolf che ormai era d'avanti al fantasma,che tentò di sollevare velocemente e facilmente(per via del congelamento effettuato ai suoi arti inferiori che impedivano alla fanciulla di volare e di muoversi) verso il cielo da dove provenivano i proiettili che avrebbero colpito la giovane fanciulla al posto del Licantropo,che se sarebbe riuscito ad afferrarla,l'avrebbe usata come uno scudo tenendola per la nuca e per le caviglie.
Sicuramente il piccolo e fino corpo della fanciulla non sarebbe servito per parare quella immensa quantità di proiettili lucenti,sempre se il Licantropo sarebbe riuscito ad afferrarla ,quindi dovette utilizzare un altra volta il suo pelo come uno scudo secondario,il suo pelo divenne nuovamente duro come l'acciaio,ma questa volta dalla fronte uscì un talismano a forma di rombo munito di uno smeraldo luccicante che avvolse in fasci luminosi di colore verde,in quello stesso istante,il corpo del Lupo Mannaro.
Come sarebbe andato a finire lo scontro?Sarà il fato a decidere...



CITAZIONE
Attributi del Personaggio:
Forza fisica:110+50+10=170+10=180
Difesa fisica:90+50=140
Potere magico:20
Resistenza magica:20
Agilità:110

Energia=160%

Armi:Nessuna

Abilità Utilizzata:
-Adrenalina:(Passiva 0%)Durante la mutazione in forma Crinos, il sangue inizia a pompare velocemente senza tregua surriscaldando e potenziando i muscoli conferendogli un aumento la Forza di 10 per tutta la durata della mutazione.
-Cloak steel:(Alto 25%)Questa abilità può essere usata soltanto nella forma Crinos.Il Pelo che ricopre il corpo mutato del Licantropo diventa dura e quindi viene usato come un potente scudo che protegge da attacchi fisici e magici non superiori al livello alto.

Talismano Utilizzato:
-Talismano della Rigenerazione
Un Talismano con uno smeraldo luccicante e magico che quando viene usato annulla il consumo di energia di una sola abilità.

Energia rimasta:135%-25%-25%+25%=110%



Edited by DarkLycan95 - 6/1/2010, 13:09
 
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Miharu Kudo
view post Posted on 7/1/2010, 10:36




Parole... quanti e quali effetti possono produrre, se pronunciate nel momento e nel modo opportuno! Gioia, profonda tristezza, malinconia, odio... sono solo alcune delle emozioni che scaturiscono dal pronunciare frasi adeguate. Ma in questo caso, ciò che lo spettro aveva detto, con la sua delicata a sovrumana voce, produsse in Darkywolf una rabbia smisurata. La sua irascibilità, accresciuta notevolmente dalla mutazione in mannaro, si manifestò ancora una volta: dapprima rispose alle parole rivoltegli con un ruggito tanto profondo quanto potente; poi gli occhi ferini assunsero la ormai ben nota colorazione rossastra del sangue vivo; infine, dopo che il suo fedele lupo si era andato a nascondere dietro uno specchio poggiato al pavimento, per evitare di rimanere vittima della stessa furia del licantropo, aveva assunto una posizione di guardia ed era scattato, veloce come un lampo, contro la nemica, mentre questa alzava la mano al cielo per invocare il suo attacco. Fu su di lei, come un tifone si abbatte su un fuscello esposto alle intemperie. Riuscì ad afferrarla, avendo a suo favore il fatto che il corpo di lei fosse per la maggior parte ancora vittima della morsa di gelo, e con un movimento fulmineo la interpose tra sé e l’attacco che la donna aveva appena prodotto, sicché i proiettili luminosi, che avrebbero dovuto attraversare le carni del licantropo provocandogli gravi danni, affondarono invece nella morsa gelata, producendo in essa miriadi di fori e trapassando così l’etereo corpo della diafana apparizione.
Darkywolf era stato previdente: avendo intuito che la potenza dell’attacco avrebbe potuto raggiungerlo comunque, aveva indurito nuovamente il suo pelo, evitando così di essere colpito a sua volta.
Gli strali di luce finirono così per rimbalzare sulla sua dura corazza naturale, disperdendosi in più direzioni e sciabolando sulle pareti, per svanire infine, una volta perduta velocità e consistenza.
Lo spettro era immobile, prigioniero da un lato del freddo ghiaccio, che ancora persisteva in più punti, dall’altro dello stesso mannaro, che sembrava avere tutte le intenzioni di non lasciarlo sino a che non fosse stato certo della sua fine.
Ma che fine avrebbe potuto fare un fantasma, se già era perito?
Un tenue lamento si levò dal corpo sinuoso, ormai abbandonato alla sconfitta. Lentamente la fanciulla perse consistenza, divenendo quasi trasparente. La corazza gelida che l’aveva imprigionata sino a quell’istante si dissolse, sciolta dal calore da lei prodotto. Le mani di Darkywolf si ritrovarono così a ghermire solo aria e acqua.
Prima di svanire totalmente, la donna un tempo amata da Carthedain di Cardolan si rivolse per l’ultima volta al licantropo. I suoi occhi ora avevano riassunto la delicata sfumatura del cielo primaverile e un sorriso malinconico inarcava lievemente le sue labbra carnose, mentre una lacrima, a lungo intrappolata tra le bionde ciglia, le scivolava lungo il viso, prendendo man mano la consistenza del cristallo.

“Hai superato la prova. Ora puoi proseguire nella tua impresa. Ma sappi che un potere tremendo anima colui che stai per sfidare. Perciò, perché tu possa riuscire nel tuo compito, hai bisogno di qualcosa che ti permetta di tenergli testa. Ecco. questo è il mio dono per te”.

Mentre pronunciava queste parole la lacrima di cristallo si era staccata dal viso ed era caduta a terra, divenendo una gemma.

“Mettila sul petto, in corrispondenza del cuore. Il tuo corpo l’assorbirà e così sarai immune dalla morte che cammina: non invecchierai, quindi non morirai, e le tue armi non arrugginiranno né si distruggeranno; perciò potrai combatterlo senza timore. Ora vai, lo troverai che si tormenta nella soffitta. Tuttavia, stai in guardia, perché Karsh è molto potente”.

Tacque per qualche istante, poi mormorò qualcosa di indecifrabile, quindi svanì, nella stessa luce in cui era apparsa, lasciando il teatro della recente battaglia.

SPOILER (click to view)
prosegui il cammino... tra poco si inizia sul serio...
 
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30 replies since 11/12/2009, 10:22   266 views
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