Era un giorno pieno di luce, infatti il Sole brillava alto nel cielo, lontano da lui si intravedevano piccoli cumuli solcare quella cupola azzurra.
Blaster che passeggiava arrivò proprio in quel momento, davanti a lui vi era uno stabile, da come era conciato pareva molto vecchio, i muri erano fatti di pietra, sembrava che lo stabile dovesse cadere da un momento all' altro, ma, quando Blaster lo toccò, si stupì, tutto era perfettamente solido e sembrava come non aver la minima intenzione di crollare.
Quando si avvio vicino alla porta vide che era in perfette condizioni, era una porta molto pesante questo si, ma i cardini non erano per niente arrugginiti, anzi erano in buono stato, una volta entrato Blaster si stupì.
L' interno era intero, come se il tempo non avesse mai corroso quello stabile, anche se tutto impolverato;
Allora non è una baracca, bensì una locanda...., ed infatti quella era una locanda a tutti gli effetti, all' interno c' era uno splendido bancone di legno , non era ne chiaro ne tanto meno scuro, molto probabilmente era un legno proveniente da una pianta di ciliegio.
D' avanti ad esso c' erano alcuni sgabelli, mentre poco più in la attaccato al muro, c' erano due divani, con relativo tavolo d' avanti, appesi al muro da una parte vi erano dei trofei, quali coppe, zanne, rami, corna e così via, naturalmente nello sgabuzzino non c' erano alimenti.
Aaaaaaaa mi toccherà pulire se voglio avere clienti, e dovrò anche sborzare soldi per prendere alcuni alimenti... ahhhh, così facendo uscì, ma ad un tratto si ricordò di un trucchetto che gli avevano insegnato; protese d' avanti a se tutte e due le mani e ne scaturirono fasci di luce che andarono a formare una figura, era una copia perfetta di Blaster.
Oi Jonny fammi un favore, mentre io esco per tentar di portare qualche cibaria qua dentro tu dai una ripulita ok??, questo era il compito che aveva dato Blaster all' altro essere, e quello annuì.
Quando uscì fece un fischio acuto, e così dall' azzurro cielo scese un cucciolo di drago solare, Uriel apparve al suo fianco, allora Blaster sorrise e disse:
Ci stabiliremmo qui, noi intanto cerchiamo qualche posto dove prender le cibarie, ho sentito che qui vicino ci sono due fortezze, tentiamo..... e con un espressione sorridente in volto spiccò in volo insieme ad Uriel.
Al ritorno portava con se varie buste ed un paletto con un insegna sopra. una volta atterrato entrò nella locanda, tutta in ordine e sbrilluccicante evidentemente il sosia aveva fatto un buon lavoro, posò le buste sul bancone e disse al senziente d' avanti a lui di metter apposto il tutto, mentre lui prendeva la legna per il camino, e appiccava il cartello, da adesso lo stabile aveva un nome:
"I rifugi oscuri".
presto creerò un menù, tenterò di trovare qualke immaggine carina dei dintorni e della locanda XD
Edited by Shave - 18/3/2009, 18:20