Posts written by Glawulf

no, ne ha qualcuno in più

l'udpds usa il cellulare nelle cabine telefoniche

ciao! benvenuto!

in effetti sembra più che faccia da ostruzionismo! XD

l'udpds è Ed e mi sta mandando a cagare!

a quest'ora ero morto per autosoffocamento!

l'udpds sta escogitando nuove quest!

no, aspetto ancora di aumentare di livello prima di spendere soldi... volgio merce più potente! ^^

l'udpds usa un riccio come spugna per lavarsi la schiena

Baoden entrò in modo brusco dentro la fortezza.
Gli stivali sporchi di terra lasciavano impronte ovunque, senza che neanche ci facesse caso.
Del resto anche il piccolo guerriero non era affatto pulito.
Il lungo viaggio non era stato comodo come una gita in carrozza e sul suo corpo vi erano i segni della fatica.
Fece un paio di passi dentro il salone principale, lasciando cadere a terra tutto l'armamentario che si portava appresso.
La scure e le altre armi produssero un suono a dir poco fragoroso che echeggiò per tutta la maestosa stanza.
Rimase fisso immobile per alcuni istanti, per poi lasciarsi cadere a terra anche lui. Stremato.
La missione dalla quale aveva appena fatto ritorno lo aveva decisamente provato.
Se ne stava steso a terra, avrebbe anche potuto dormire lì.
"Se adesso mi vedessero gli altri di questo posto penserebbero subito che sono un nano straccione... meglio che mi dia una raccolta..."
Pensò Baoden, rimettendosi in piedi.
Solo di tre cose ora aveva bisogno: un lungo sonno, un bagno (forse questo era il bisogno che sentiva meno) e una bella birra!
Raccolse le sue cose e se ne andò dritto nel suo alloggio, canticchiando un canzoncina da taverna.

L'attacco del nano aveva avuto successo.
Si compiacque della sua mossa, pavoneggiandosi da solo per alcuni istanti, lisciandosi la barba con la mano.
Tuttavia il suo fiero sorriso svanì nel sentire il garak emettere uno strano verso, come un ululato, o meglio, come un richiamo.
Subito si sentirono alcuni versi simili di risposta dalle montagne.
"Maledetto! Stai chiamando gli amici, eh?"
Gli disse Baoden piuttosto irritato dalla cosa.
Doveva farla finita al più presto e poi cercare di allontanarsi da lì, facendo perdere le sue tracce.
Mentre stava per avvicinarsi e dare il colpo di grazia a quel bestione, il grosso mostro fece un alto verso, stavolta molto meno acuto. In un istante la tormenta cessò e la temperatura calò di colpo.
Il freddo in genere non dava particolarmente fastidio al nano, ma quello che stava percependo in quei momenti era decisamente troppo anche per lui.
Si sentì completamente intorpidito, con tutti i muscoli raggrinziti.
Neanche riuscì a reagire all'incantesimo del garak, che fece spuntare da terra alcune stalattiti di ghiaccio.
Due di quelle ferirono Baoden. Una gli lacerò il costato, l'altra gli graffiò la coscia destra.
"Ora ti ammazzo! Dannato!" disse furente.
Non poteva muoversi, o almeno non in modo decente per combattere. Il freddo quasi lo paralizzava.
Sebbene sapeva che molto probabilmente doveva cercare di conservare le sue energie per le altre creature che si stavano avvicinando, pensò che dopotutto le energie gli sarebbero servite a poco dopo, se fosse morto subito per mano di quell'abominevole colosso peloso.
Perciò utilizzò l'unica tecnica che in quelle condizione poteva adoperare.
Richiamò a se tutte le energia e le convogliò nel braccio destro, dove teneva stretta la spada.
Per alcuni secondi riuscì di nuovo a manovrare l'arto con un po' più di mobilità.
Tenendo la sua arma come fosse una lancia, la scagliò verso il collo del garak, con l'intento di trafiggerlo.
Il nano contava che con le gambe ridotte ad un colabrodo, il mostro fosse incapace di evitare la lama, che tra l'altro, sembrava viaggiare con una potenza ed una velocità sovraumana.

Ci fu un veloce susseguirsi di colpi.
La sferzata del nano fu evitata dalla grossa creatura, che portò leggermente in dietro la gamba.
Il suo pugno invece la colpì in pieno. Dopo essersi piegato in due, il garak fece il suo contrattacco.
Alzò le mani al cielo per poi riabbassarle con vigore addosso a Baoden, come se volesse dargli due martellate a mano chiusa.
Il nano mise la sua ascia in orizzontale sopra la sua testa, stringendola con entrambe le mani.
I due pugni della massiccia bianca creatura colpirono il lungo e robusto manico dell'arma, tenuta saldamente dal piccolo guerriero.
"Sei grande e grosso, ma non puoi competere con la potenza di un nano!"
Gli disse Baoden fiero della sua mossa.
Veloce, con un movimento degli occhi, si guardò attorno.
Non stava arrivando nessun'altra bestia. Possibile che questo colosso fosse solo?
Il nano si aggrappò a questo pensiero, deciso allora di non conservare le sue energie per un altro rivale che probabilmente non sarebbe mai apparso.
Fece un sorrisetto e poi, con un guizzo che aveva del fulmineo, lasciò la sua arma e scattò in avanti tra le gambe del garak, passandogli sotto.
Non appena oltrepassato l'avversario, ora che erano schiena schiena, aprì i suo grossi palmi e con un gesto altrettanto veloce tentò di afferrare i pelosi polpacci della creatura delle navi, per stringerli con vigore, in una morsa micidiale.
Fatto ciò fece alcuni passi in avanti e si voltò verso il nemico,estraendo la spada, cercando di capire se il suo attacco aveva avuto effetto.
Se il garak l'avesse subito, a quest'ora sarebbe impossibilitato di usare entrambe le gambe.

Baoden stava ancora fisso ad esaminare il corpo ed il carro, quando un ruggito, seguito da un'altra serie di ruggiti simili, cominciò ad echeggiare tra i lastroni di roccia e ghiaccio di quelle montagne.
"Non va bene..." pensò il nano, estraendo la sua ascia e mettendosi in all'erta.
Poi si udì una serie di tonfi tra la neve, presumibilmente dei passi, o comunque qualcosa che si avvicinava, forse più di un nemico.
Al tutto si aggiunse una forte folata di vento alle spalle del guerriero, il quale si girò di scatto per controllare, non notando nessuno.
"Non va bene per niente...!" continuò a dire tra se e se, guardingo a qualsiasi cosa si muovesse su quello stretto passaggio.
Non aveva alcuna intenzione di fare la fine del malcapitato che se ne stava privo di vita a pochi centimetri dai suoi piedi.
All'improvviso, una colossale creatura bianca gli apparve d'avanti.
Si era menifestata così silenziosamente che Baoden non si era accorto che si avvicinava.
La bestia fece un balzo verso il nano, colpendolo di peso all'altezza del petto, facendolo volare alcuni metri in dietro, atterrando di schiena.
"Ah, è così eh? Adesso ti faccio vedere io, ammasso deforme di pelo!" gli disse notevolmente irritato il guerriero.
La sua costituzione e la caduta sulla neve, avevano fatto sì che quello spintone non gli procurasse danni fisici degni di nota, tuttavia era stato ferito nell'orgoglio e si sa, per un nano sono quelle le ferite che bruciano di più.
Si rimise in piedi in fretta, facendo alcuni lunghi passi verso il suo nemico.
Era un gigante in confronto a lui, ma d'altronde la stazza non era una cosa che lo aveva mai impensierito. Tutti i rivali che aveva fronteggiato erano più alti di lui.
Alzò la scure sopra la testa, per compiere una sferzata in diagonale, da destra verso sinistra, diretta verso il quadricipite sinistro del garak.
Poi, con la mano mancina chiusa a pungo, tentò di dare un poderoso cazzotto all'altezza della cintola a quel mostro delle nevi, se non altro per togliergli il fiato.
Sperava che al momento non ci fossero altre belve come lui nei paraggi. In quelle contizioni di combattimento era notevolmente svantaggiato.

Un passo dopo l'altro, cercando ogni volta di non sprofondare tra la neve.
Era così che lentamente Baoden avanzava per i sentieri innevati dei monti Gundabad.
Camminare a quel modo era faticoso, ma il nano non sembrava soffrire lo sforzo. Tuttavia era alquanto spazientito: dover fare tutti quei movimenti per spostarsi di volta in volta solo di poche decine di centimetri lo irritava.
"Bha! Magari avere un bel carro robusto!" Esclamò con tono brusco, sbuffando.
Passarono alcuni minuti, quando le sagome che gli stavano alcuni metri avanti si fecero più nitide.
Descrivere l'espressione di stupore che si disegnò sul suo volto in quel momento, non riuscirebbe a rendere effettivamente l'idea.
I suoi occhi si sgranarono nel vedere un carro incustodito d'avanti a lui.
Guardò verso il cielo e dopo aver riflettuto un secondo disse:
"Magari avere un barile di birra e una donna di compagnia!"
Aspettò qualche secondo.. ma questi ulteriori desideri non vennero esauditi.
"Accidenti, ho bruciato la mia possibilità con un semplice carro!" disse, per poi scoppiare in una fragorosa risata.
Si avvicinò al mezzo di trasporto per esaminarlo meglio.
Inarcò il ciglio, quella carretta era semi distrutta ed irrecuperabile. Decisamente non era comparsa magicamente per esaudire la sua richiesta. Se stava lì e in quelle condizioni, ci dovevano essere altri motivi.
Le fece un giro attorno, notando, disteso tra la neve, un cadavere martoriato e lacerato.
Un'espressione di ribrezzo gli uscì spontanea e incontrollata.
Quel poveruomo doveva esser caduto nelle grinfie di qualche bestia bella grossa, tuttavia le nave aveva coperto tutte le tracce e non vi era modo di capire da che parte quell'animale o quegli animali, sempre se di animali si trattava, si fossero diretti.

Tu non sei la capa di nessuno di quelli...
tra l'altro Edgard mi ha ricordato che devo aggiornare l'elenco... questi giorni lo faccio.
E non so se sei un buon capitano... quello che so è che da un'altra parte sei un buon vice oracolo!

l'udpds deve aggiornare un elenco anche lui!

Accetto la missione.
Mi scuso già da ora se non posterò spessissimo.. ^^

no, colleziono solo corpi senza testa...

l'udpds adora Bud Spencer & Terence Hill

perchè secondo me è troppo sbrigativo... sia come l'esercito grigio ha liberato Gondor... sia come Frodo e Sam arrivano al Monte Fato... praticamente gli fanno attraversare tutta Mordor in 5 minuti...
No, per me che ho letto il libro, il terzo film m'è sembrato un po' una cosa fatta veloce perchè sennò non ci stava tutto...

Al tocco di quella luminescente creatura, Baoden sentì rinvigorirsi, come se dentro esplodesse di energia.
Le ferite si richiusero tutte, si distinguevano a fatica anche le cicatrici.
Istintivamente il nano chiuse la sua mano a pugno, stringendola e tirando i muscoli. Si sentiva forte come un leone.
Ascoltò attento le parole di quella figura. C'era un qualcosa di strano, era come se la ammirasse.
Era davvero una strana situazione, chiunque a prima vista non avrebbe mai creduto che un guerriero apparentemente rozzo come lui, potesse avere una sensibilità tale da restare affascinato da quell'entità luminosa.
Baoden si tolse l'elmo dalla testa, tenendolo sotto il braccio sinsitro. Poi con la mano destra si grattò un po' il capo pensoso.
Un alloggio, una fortezza, missioni che lo attendevano, forse era giunto nel luogo che faceva davvero per lui.
Il mestiere di mercenario lo gratificava, ma questa era un'opportunità da non perdere, chissà quali e quante battaglie avrebbe potuto affrontare d'ora in avanti, e contro chissà quali avversari.
Quella prospettiva lo entusiasmò.
Tuttavia non si sarebbe buttato alla cieca, prima voleva conoscere quanto più possibile su questo particolare maniero.
Facendo un leggero inchino con la testa e parlando con voce profonda e fiera, disse:
"Accetto il suo invito Ariel. Io, Baoden, figlio di Beudin, e la mia ascia, saremo a servizio di questa fortezza!"
Dopo di che si mosse verso il piano superiore, dove gli era stato detto che poteva trovare una stanza.
Non era stanco, non dopo il sortilegio curativo di Ariel, tuttavia, il pensiero di poter passare qualche ora su di un vero giaciglio lo allettava oltre modo. Erano anni che il suo rude dorpo non si adagiava su di un letto.