Neppure quest'attacco di Ticondrius era riuscito ad arrecare danni al suo avversario, in una partita che durava ormai da diversi minuti e che vedeva le due forze contrastanti in una lotta all'ultimo sangue dove nessuno intendeva demordere per primo.
Ormai entrambi i contendenti, si erano lanciati i loro attacchi migliori, senza farsi nemmeno un graffio. Si erano ormai consumati le energie l'uno con l'altro in uno scontro violentissimo e senza precedenti nella storia della terra di mezzo. Avevano ottenuto, in soli due guerrieri, la stessa quantità di energia e di devastazione che avrebbe fatto un intero esercito. Simbolo inconfutabile di una potenza oltre ogni immaginazione, mai concepita da comuni mortali.
Due esseri al limite tra il mostruoso e il divino.
Ma ormai lo scontro era agli sgoccioli.
Erano le battute finali.
E da questi ultimi attacchi, dipendevano le sorti di tutto lo scontro.
Le fiamme del demone si erano infrante inutilmente contro la roccaforte innalzata dal suo avversario che lo aveva protetto dai colpi fiammeggianti di Ticondrius lasciandolo, comunque, indenne.
Quando si allontanò da lui con le fiamme ormai estinte perché finito l'incantesimo, la roccaforte cadde a pezzi rilasciando rocce attorno che ora giacevano sulla sabbia come i resti di una struttura diroccata.
"Dovresti provare anche te a rintanarti dentro una stanza di pietra, è l'unico modo per trovare un po' di frescura qui in questo clima così cocente! Lascia che ti dia una mano a farlo!"Queste parole risuonavano molto enigmatiche per il demone, che si preparò a qualche diavoleria del licantropo.
La zona venne scossa da un deciso terremoto, vi furono movimenti di grandi masse di sabbia che lasciavano scoprire degli spuntoni non indifferenti. Quando il demone capì che erano le zanne di una mascella inferiore di un enorme testa di lupo era già troppo tardi.
Difatti se ne accorse solo quando, su di lui, si era già fatta avanti l'ombra della mascella superiore che si chiudeva come un violento morso.
Il morso stava per mutilare il corpo del demone, ormai non c'era più moltissimo da fare....c'era un solo modo per superare anche questa sfida ma Ticondrius aveva ponderato bene la sua quantità di energia e si doveva giocare il tutto per tutto.
Fece uscire le ali dalla sua schiena che, chiuse a bozzolo attorno a lui, cercando di barricarsi al suo interno.
Ormai, il cranio si era chiuso, e mascella superiore ed inferiore si erano ricongiunte.
Non fu possibile di li in avanti vedere cos'altro sarebbe successo.
Il cranio, intanto, cominciò a creparsi e a crollare in grossi massi sulla sua testa. Il silenzio assoluto era sceso su quella landa rotto solo dal rumore del mare.
Il licantropo poteva forse pensare che il duello fosse finito, ma a dargli un brusca delusione ci fu uno spostamento di sabbia che si era depositata su quei massi, ultimi resti di ciò che rimaneva dell'attacco del mannaro.
Piano piano uno di quei macigni si alzò e, il demone, lo mise via. Addosso aveva numerosi contusioni e lividi ma nessuna ferita. Purtroppo per il demone le ferite ci erano state e anche gravissime. Le ali erano state completamente lacerate ed erano praticamente inutilizzabili per molto tempo, oltre al fatto che facevano un male tremendo, ma Ticondrius si rifiutava di dare questa soddisfazione al suo avversario. Non voleva ancora essere il combattente a mostrare per primo il suo sangue. Anche se questa volta se l'era vista davvero brutta.
Il signore della fortezza dell'anello, camminò molto tranquillamente verso il suo avversario, poi si guardò indietro, tornando poco dopo a guardare il licantropo.
"Grazie del pensiero dell'abitazione, ma non gradivo l'arredamento"Il suo sguardo era sempre serio e, questa volta, guardava il licantropo con aria sicura ed estremamente tranquilla. Si poteva persino scorgere una minima traccia di senso di superiorità nel suo sguardo.
"Ora però, cagnolino...è arrivato il momento di mettersi a nanna..."Un cerchio di sabbia dietro al mannaro cominciò ad annerirsi e da li uscì una figura nera simile alla morte. Una lunga veste nera a brandelli gli creava una tunica con cappuccio che mostrava solo un teschio caprino, lo spettro brandiva una falce fantasma che sarebbe stata la rovina per il suo avversario.
L'ombra era proiettata alle sue spalle e lo spettro era sollevato da terra e non poteva emettere nessun rumore e nessuna vibrazione.
Diede un colpo di falce obliquo al licantropo da destra verso sinistra che avrebbe dovuto prosciugargli una grossa quantità di energia.
Ticondrius non poteva sapere quanta energia avesse ancora in corpo l'avversario, ma sperava di riuscire a prosciugarlo fino allo svenimento.
Intanto il demone sguainò la sua spada e si sistemò per bene lo scudo. Ora era arrivato alle ultime gocce di energia e avrebbe potuto utilizzare ancora pochissimo per continuare lo scontro. Se la bestia fosse rimasta in piedi, dopo aversi visto portare via gli ultimi residui della sua energia, avrebbero continuato con uno scontro corpo a corpo alla vecchia maniera: con scudo e spada. Se invece fosse svenuto avrebbe atteso pazientemente il suo risveglio, voleva sapere il nome del secondo guerriero più forte della terra di mezzo.
Nella mente del signore della fortezza figuravano strani pensieri. Mai nella vita aveva mai visto un avversario ad un tale livello. Era davvero fortissimo!
CITAZIONE
Attributi del personaggio:
Forza fisica: 190
Difesa fisica: 170
Potere magico: 160
Resistenza magica: 160
Agilità: 140
Energia: 300%
Equipaggiamento: spada pesante con aura (nella mano destra), ascia (issata sulle spalle), balestra (legata al cinturone), scudo con artigli (all'avambraccio destro), corazza (addosso).
Ferite subite: Ali ridotte a brandelli (non visibile), contusioni e lividi su tutto il corpo.
Abilità utilizzate:
Contratto dell'ade: costo enorme [50%] - Evoca una figura nera, simile alla morte, che priva l'avversario di una grossa quantità di energie pari al 50%. La creatura evocata non è facilmente controllabile, può essere evocata anche più volte in combattimento ma chiede all'utilizzatore sempre più energia prosciugando l'avversario sempre della medesima quantità. Ogni evocazione nello stesso duello chiede il 10% di energia in più rispetto alla precedente.
Energia rimasta: 55%
Edited by Edgard Strolgher - 5/12/2009, 16:18