Special Quest: Scontro tra titani, Grande deserto del Khalai a sud di Harad

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Glawulf
view post Posted on 5/12/2009, 17:51 by: Glawulf

Titano

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5° post di combattimento

Le gigantesche fauci del lupo di pietra si chiusero, ingoiando al loro interno Ticondrius.
Ci fu un gran polverone, mentre quel cranio fierino implose su se stesso, seppellendo sotto tonnellate di rocce l'infernale creatura.
Drum fissava frenetico il mucchio di macerie, rare volte aveva eseguito quella tecnica ed ogni volta quella aveva sancito la fine del duello.
Tuttavia il mannaro sperava vivamente che quel mostro dalle lunghe corna e zoccoli caprini spuntasse all'improvviso tra i massi, pronto a continuare la battaglia.
Lo desiderava, il suo animo corrotto da sanguinolenta depravazione bramava ancora violenza.
Un piccolo spostamento di sabbia, come uno spasmo, seguito da un altro subito dopo. "Bene, il bastardo è ancora vivo!" disse fra se e se il licantropo, pervarso da piacere.
Un macigno si mosse, scoperchiandosi, mostrando sotto di esso l'ostica creatura demoniaca.
Quello si rimise in piedi, aveva numerosi e vistosi lividi su tutto il corpo, ma nessuna ferita sgorgante sangue.
Mosse molto tranquillamente dei passi verso il lupo, voltandosi un attimo per guardare le macerie dalle quali era uscito per poi rivolgersi di nuovo verso Drum.
"Grazie del pensiero dell'abitazione, ma non gradivo l'arredamento.
Ora però, cagnolino...è arrivato il momento di mettersi a nanna..."

Disse con tono serio ed enigmatico, ostentando grande sicurezza di se.
A seguito di quelle parole un cerchio nero comparve alle spalle del mannaro, il quale si voltò pronto a difendersi da qualsiasi sortilegio avesse in serbo per lui il demone.
Una figura incappucciata, con un lungo mantello nero che la ricopriva interamente, uscì dal circolo magico.
Aveva una falce e il volto sembrava quello di un teschio di capra.
Fluttuò veloce nell'aria, come uno spettro, per poi lanciarsi contro Drum con la falce pronta a colpirlo.
Il licantropo istintivamente usò la sua arma per parare il colpo della fiugra nera, ma l'asta dell'alabarda passò attraverso il manico della falce come se quella fosse fatta di fumo.
La lama dell'oscuro mietitore colpì il busto del combattente, il quale si sentì lacerare più nello spirito che nel corpo.
Drum si portò subito una mano al punto colpito, ma notò che nessuna ferita aveva lenito il suo corpo.
Eppure si sentiva svuotato, come se parte della sua energia gli fosse stata portata via.
La strana creatura se ne ritornò nel suo arcano cerchio nero, per venirne risucchiata e scomparire.
Ticondrius si stava aggiustando lo scudo ed era pronto a combattere con la spada sguainata.
"Non so quale diavoleria hai usato sotto i massi per uscirne ancora sulle tue gambe, e non so quale altra diavoleria mi abbia fatto tuo fratello con la falce, ma sta sicuro di una cosa: prima che il Sole venga inghiottito dal crepuscolo io vedrò di che colore è la tua carne nascosta sotto quella coriacea pellaccia marrone!"
E dette queste parole fece un sovraumano balzo in avanti, verso il demone. Teneva la lunga asta, con l'apice ormai somigliante più ad una mazza che ad una lama, sopra la testa, alta, stretta con entrambe le mani.
Arrivato a circa due metri dall'altro la abbassò violentemente, diretta proprio in mezzo al capo del nemico, fra le corna. La lunga arma permise a Drum di poter attaccare mantenendo comunque il suo avversario a debita distanza.
Dopo quella poderosa mazzata dall'alto, il mannaro ritrasse in dietro con un guizzo l'asta, per poi menare un'impetuosa falciata da destra verso sinistra, diretta alle ginocchia del demone.
Volutamente attaccò da quel lato, conscio della scomodità che avrebbe avuto Ticondrius a parare il colpo diretto sul suo lato sinistro col lo scudo o con la spada, tenuti entrambi con l'arto destro.
I suoi fendenti furono veloci, precisi e brutali, come era nel suo stile. Uno solo di quelli sarebbe bastato per mandare all'altro mondo il più duro degli orchi, ma il demone aveva già mostrato di essere fatto di una pasta ben più dura, sebbene le numerose contusioni forse si sarebbero fatte sentire.
Finito l'attacco il mannaro si fece tre passi in dietro, riagganciando ciò che restava della sua alabarda sulla schiena, per poi estrarre la grossa spadona con la destra, attendendo il nemico facendogli cenno di farsi sotto, avido di scontrare ancora le loro armi.

CITAZIONE
Attributi del personaggio:
Forza fisica: 180
Difesa fisica: 180
Potere magico: 170
Resistenza magica: 150
Agilità: 140
Energia totale: 300%
Livello: 9
Equipaggiamento: Skoll - protezione con artigli (avambraccio sx); Spada (rmano dx); Pugnale (riposto); Jaoza - alabarda dalla lama inutilizzabile (riposta);
Ferite subite: --
Energia rimasta: 30%
Abilità utilizzate:
Vibrazione del terreno: grazie al suo controllo della terra, Drum è capace di intuire gli spostamenti e la posizione degli esseri che si muovono su di essa o dentro di essa (nel caso qualcuno sia in grado di viaggiare sottoterra).
E' capace di percepire anche movimenti che si compiono a grande distanza se sono abbastanza rumorosi (come ad esempio l'avvicinarsi di un esercito nemico).
[Consumo: Passiva 0%]

 
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